Si svuota il PalaNebiolo. Migranti trasferiti a Mineo: ed è polemica sui minori

Si svuota il PalaNebiolo. Migranti trasferiti a Mineo: ed è polemica sui minori

Eleonora Corace

Si svuota il PalaNebiolo. Migranti trasferiti a Mineo: ed è polemica sui minori

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sabato 30 Novembre 2013 - 17:09

Gli ultimi migranti sono stati trasferiti dal PalaNebiolo. Le chiavi della struttura, ormai vuota, sono state consegnate alla Prefettura. Intanto è polemica su quattro ragazzi interessati da una procedura in corso del Giudice Tutelare, trasferiti con gli altri al Cara di Mineo. Nel frattempo, lunedì Accorinti firmerà l'ordinanza di requisizione del villaggio Le Dune.

PalaNebiolo, quinto atto. È partito verso le due del pomeriggio l’ultimo pullman. Ora nel palazzetto non resta più nessuno. Tornano a casa i volontari della Croce Rossa. Riconsegnate le chiavi alla Prefettura, che ha scritto all’Università di Messina, proprietaria del centro sportivo, avvisando di provvedere al ripristino dei luoghi, anche in caso di eventuali danneggiamenti delle strutture. Cala il sipario, quasi due mesi dopo, su una vicenda controversa che ha provocato indignazione nella società civile e duri scontri, tra associazioni ed istituzioni ma anche tra istituzioni stesse – basti pensare al lungo braccio di ferro tra Prefettura e Comune mentre Messina viveva quattro giorni di mobilitazione di attivisti e migranti. le polemiche che hanno contraddistinto l’intera vicenda caratterizzano, però, anche il finale.

A destare maggiore preoccupazione, oltre che scandalo, la situazione dei minori, lasciati ancora soggiornare al PalaNebiolo, nonostante le ripetute richieste di messa sotto tutela dell’Arci Thomas Sankara, mentre per almeno quattro di loro, a cui la diagnosi di minore età era stata dinegata, si sta procedendo con il ricorso. Dei sei minori riconosciuti, uno di loro è rimasto a Messina, altri due si trovano al momento in Ospedale, mentre due sono stati trasferiti nelle comunità per minori di Milazzo e Roccalumera. Quando questa mattina il pullman ha raggiunto il PalaNebiolo, però, nessuno aveva ancora certezza della sorte degli ultimi migranti. Al di là del mistero sul luogo di destinazione che ha caratterizzato tutti gli spostamenti, procurando un infinito totonomi che spesso non ha dato la giusta risposta neppure alla partenza del pullman – con persone, dunque, convinte di andare in un altro luogo rispetto a quello effettivo o ignorandolo completamente – stavolta l’incertezza era legata al destino dei minori, quelli riconosciuti più i quattro per cui è già stato fatto ricorso.

In tarda mattinata è arrivata la notizia che questa volta i migranti non sarebbero stati trasferiti in un centro Sprar, ma al Cara di Mineo. Il mistero sulla sorte dei minori dinegati, invece, è durato fino alla partenza ed oltre. Alla fine, la triste verità: nonostante sia in corso una procedura di accertamento di un Giudice Tutelare, i ragazzi sono stati trasferiti insieme agli altri a Mineo. “ Per questi minori diniegati l'Arci aveva già depositato una memoria all' Ufficio Immigrazione e interessato il Giudice Tutelare”, spiega il Circolo Arci Thomas Sankara.

“Per i quattro ragazzi è già stata avviata la procedura di ricorso con un Giudice Tutelare”- commenta l’assessore ai Servizi Sociali, Nino Mantineo – “La competenza in questi casi spetta al Comune, invece, nonostante le nostre raccomandazioni, siamo stati privati della possibilità di offrire accoglienza almeno ai minori, come avviene in tutta Italia e in Europa e come è reso obbligatorio da tutte le leggi vigenti, da quelle italiane alle convenzioni dei diritti umani! Dal momento che è in atto una procedura queste persone non dovevano essere trasferite in un Cara, non ci rassicura sentirci dire che in caso di sentenza positiva, tornerebbero a Messina, si doveva attendere, come è stato fatto nel corso del primo trasferimento, quando abbiamo ottenuto che otto minori non venissero spostati. Io ho chiesto ripetutamente alla Prefettura ed alla Questura di rispettare la procedura, ma sono state parole al vento”.

Prevista per lunedì una conferenza stampa a Palazzo Zanca, per fare chiarezza e denunciare quello che l’assessore definisce l’ennesimo schiaffo istituzionale. Più fortunati di quelli di oggi, i migranti trasferiti nei giorni scorsi, mercoledì, infatti, un gruppo è stato trasferito nel centro sprar di Gioiosa Ionica e quattro Gambiani inseriti in quello di Riace, mentre ieri, venerdì 29 novembre, una decina di persone sono state accolte nello Sprar di Acireale.

Intanto, appena tre ore dopo il trasferimento a Mineo, la telefonata che giunge da uno dei ragazzi africani ha toni drammatici: “In questo posto sono tutti pazzi… piango da quando siamo arrivati. Siamo in un campo con altre 4000 persone". La fama di Mineo, infatti, è grande, e non in senso positivo.

Se cala il sipario sul palazzetto sportivo, restano in piedi le tende nel campo da baseball. Le ultime cronache che giungono da Lampedusa parlano di nuovi sbarchi nei giorni scorsi, nonostante il brutto tempo, per un totale di circa 300 persone. Nel frattempo il Sindaco Renato Accorinti sarebbe fermo nell’intenzione di firmare l’ordinanza di requisizione del villaggio turistico Le Dune, ormai completata negli ultimi aspetti formali. L’atto dovrebbe avvenire questo lunedì. Un finale, dunque, aperto a nuovi sviluppi. Oltre che amaro… (Eleonora Corace)

Un commento

  1. Che schifo!

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