Raccolta differenziata, a Messina punta del 57 % nel 2023. Ora l'obiettivo è il 65 %

Raccolta differenziata, a Messina punta del 57 % nel 2023. Ora l’obiettivo è il 65 %

Giuseppe Fontana

Raccolta differenziata, a Messina punta del 57 % nel 2023. Ora l’obiettivo è il 65 %

martedì 23 Gennaio 2024 - 10:25

Il 1. febbraio sarà presentato il dettaglio dei dati e le azioni da mettere in campo per aumentare ancora

I numeri virtuosi di Messina sulla differenziata hanno reso la città un modello a livello nazionale, ma l’ulteriore passo per arrivare alla soglia del 65% di raccolta passa dall’impiantistica e da investimenti che servono a livello regionale. Questo è quanto hanno evidenziato il sindaco Federico Basile, il direttore generale Salvo Puccio e la presidente di Messina Servizi Mariagrazia Interdonato, nel presentare il convegno nazionale del 1. febbraio durante il quale si parlerà di obiettivi raggiungi e futuro del ciclo di rifiuti in città.

Obiettivo 65 %

Lo ha spiegato per primo Basile: “Creeremo un momento di approfondimento su un caso che vale la pena raccontare. Il 2021, quando è stato tolto l’ultimo cassonetto, è stato solo tre anni fa. C’è stato un grande cambio di mentalità. Vogliamo portare avanti la città di Messina come modello da esportare. Parlando di obiettivi, quello del 65% non è velleitario. Ragionando con il principio del gradino, uno alla volta, e lavorando con commercianti e condomini siamo certi che possiamo farcela. Il 1. febbraio sarà un evento nazionale, con Messina a lanciarsi in un panorama diverso. Il concetto è: siamo un modello, ora continueremo a portare avanti la nostra strategia che ci ha permesso di diventarlo. Siamo la prima città metropolitana del sud, l’ottava in Italia. In questo convegno lanceremo un messaggio sulla nostra strategia per arrivare al 65%: dall’altro lato deve esserci una risposta forte, per non dover fare quotidianamente le battaglie. Impensabile che noi mettiamo 100, ma se dall’altro lato rispondono uno… “

Gli impianti, l’indifferenziata in Olanda

Puccio si è focalizzato sull’impiantistica e sulla Regione Siciliana: “I cittadini percepiscono il ciclo dei rifiuti nella tasca. Ma è uno di quei settori in cui ognuno deve fare la sua parte. Pensiamo all’impiantistica che ci serve realizzare. Il 1. febbraio faremo vedere quanto sarebbe aumentata la Tari restando al 10% di differenziata (ne abbiamo già scritto qui). Noi abbiamo fatto il nostro, pensiamo all’impianto di Mili (scadenza delle offerte entro il 31 gennaio, ndr) che ci permetterà di risparmiare sullo smaltimento e dare ulteriori posti di lavoro. Purtroppo per il secco non possiamo fare lo stesso, perché questi rifiuti vanno a Rotterdam. Messina è vittima di questa carenza di impianti e della dipendenza da Roma. Il costo per smaltire lì è tra i 350 e i 380 euro, nel 2021 era di 110, è aumentato del 300%. Tutto questo perché non ci sono impianti regionali che ci permetterebbero di diminuire i costi. Questo è ciò che ci manca, ma su tutto il resto i numeri dicono che Messina è una città virtuosa”.

Infine Interdonato, sulla leadership messinese: “Mi concentro sul titolo, 65% e oltre. Questo è il nostro obiettivo e siamo fieri che Messina oggi sia vista come esempio. La città ha sfatato il mito del non si può fare. Ci dicevano nel 2018 che eravamo pazzi, ma abbiamo dimostrato che si poteva fare. Il 1. febbraio analizzeremo le sfide portate avanti e quelle da affrontare, come città e come Regione. Perché solo la Regione ci può aiutare sul piano degli impianti, per legge, così da migliorare ulteriormente. Ci saranno relatori importanti con cui ci confronteremo per capire come migliorare ancora e mantenere questa leadership conquistata da Messina. Per noi è una medaglia da mantenere. Riteniamo che la città non abbia avuto da parte della Regione quell’attenzione che meritava. Ogni anno continuiamo a crescere, con salti mortali fatti quotidianamente, con la raccolta e la distribuzione nei vari impianti. Il nostro intento è dare il giusto merito a Messina. Se la Sicilia ha raggiunto il 50% di differenziata grande merito è dei nostri numeri. Parleremo di questa efficienza e delle sfide. Grande merito nostro e grande merito dei cittadini, che si sono impegnati tanto e continuano a farlo”.

La differenziata fatta male

La presidente poi ha ricordato che “più si innalza la differenziata meno si paga. Purtroppo ancora abbiamo una grande penalità, fino al 15%. Spesso nell’umido si trovano pannolini, vetro, molta plastica. C’è chi ancora sbaglia i sacchetti. Ridurre questa impurità è fondamentale. Nel 2023 abbiamo toccato anche il 57,32%, questo è il dato costante. Ma differenziare meglio è necessario” (ne abbiamo parlato qui).

Sulla purezza interviene anche Puccio: “Anche solo differenziare meglio l’umido ci aiuterebbe molto. Dobbiamo ridurre queste penali, perché ogni sacchetto considerato impuro ci fa aumentare la percentuale dell’indifferenziata. Questa deve diminuire. Quante tonnellate di umido al giorno? Circa 50 al giorno. Prima erano circa 120”.

8 commenti

  1. Metteti i,cassonetti intelligenti e ci fate risparmiare un,sacco di soldi,

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  2. Mettete i cassonetti intelligenti e ci fatexrisparmiare un,sacco di soldi,con questa raccolta sembra che,avete fatto chissà che cosasulle,spalle degli operai

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  3. purtroppo ci sono troppe persone anziane che in tutti i palazzi non sanno differrenziare, ovviamente mi riferisco alle strade principali, figuariamoci nei condomini e secondo me
    bisogna aumentare plastica e metalli e poter conferire anche il sabato

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  4. La presidente non è capace di risolvere i problemi nei quartieri, solo in centro, mentre le periferie sono senza raccolta rifiuti senza operatori ecologici senza scerbatura ecc.ecc. Il sindaco lo sa che è stato tolto lo spazzamento fisso davanti alla chiesa di provinciale, affidando il compito ad una ditta esterna che non è dei messinesi e i costi sono aumentati di parecchio? Si dimetta se non sa gestire bene l’azienda.

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  5. Ma daiiii, che ci sono le case piene di spazzatura e puzza.
    Fate i cassoni fuori, comunali.
    Così non paghiamo più chi sposta i carrellati(business folle) e gli operatori non impazziscono con 100cassoni da prendere e posare.
    Solo slogan ! Solo per prendere soldi, e i cittadini …”fetunu”…nel vero senso della parola.

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  6. Con questa differenziata invece di diminuire aumenta la tassa. Rispetto lo scorso anno ho pagato 70 euro in più. Non sembra affatto bene.

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  7. Nella via Siracusa cui risiedo, nel tratto tra via Toscana e Via Vittorio Veneto , si crea sempre una discarica vergognosa. Per sempre intendi settimanalmente perché il sabato Messina Servizi preleva (di tutto!) quanto buttato da alcuni concittadini. Vorrei mostrarvi una foto di stamane ma non posso allegarla a questo commento. Ho mandato pec diverse volte ma tranne la buona volontà e il quotidiano servizio degli operatori di Messina Servizi non è stato posto un rimedio definìvo (tipo telecamere di sorveglianza) .

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    1. La può mandare a info@tempostretto.it, grazie?

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