L’Ato3 perde i finanziamenti della Regione

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L’Ato3 perde i finanziamenti della Regione

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domenica 05 Giugno 2011 - 10:18

Mancavano le autorizzazioni al progetto per l’impianto di biostabilizzazione. Ennesimo affondo della Cgil: «Nuovo flop di Ruggeri»

Da Palermo non arrivano buone notizie per l’Ato3 di Messina. La torta dei finanziamenti per la raccolta differenziata, infatti, che “sazia” a volontà l’Ato1, l’Autorità d’ambito che copre i comuni che vanno da Capo d’Orlando a Tusa, lascia all’asciutto l’Ato3 del capoluogo. A darne notizia, col solito accento polemico nei confronti del commissario liquidatore dell’Ato Antonio Ruggeri, sono i segretari di Fp Cgil (Clara Crocè e Carmelo Pino) e di Uil Trasporti (Silvio Lasagni), ormai trio fisso nella battaglia contro i vertici della società di via Cavalieri della Stella. «Mentre l’Ato1 riesce ad ottenere i finanziamenti per la raccolta differenziata – la sintesi – l’Ato3 rimane vergognosamente “scartata”». Il che viene definito senza mezzi termini «un nuovo flop del liquidatore Ruggeri». Il progetto per cui l’Ato ha perso i finanziamenti è quello per la realizzazione dell’impianto di biostabilizzazione presentato alla Regione. «Mentre l’Ato1 riesce ad ottenere i finanziamenti – infatti è stata inserita al primo posto nella graduatoria provvisoria per il finanziamento sui progetti finalizzati al compostaggio domestico, per la riduzione della produzione dei rifiuti urbani e sempre al primo posto per i progetti di raccolta differenziata che includono la fornitura di mezzi ed attrezzature per i potenziamento della raccolta differenziata – il progetto presentato dall’Ato3 per la realizzazione di un impianto di pretrattamento mediante biostabilizzazione dei rifiuti solidi urbani, a supporto della costruenda discarica in località Pace del Comune di Messina, non è stato ammesso al finanziamento, perché il progetto risulta privo delle autorizzazioni (A.i.a.)».

Va detto che da tempo la discarica di Pace non rientra più nei piani né del sindaco Buzzanca né, di conseguenza, del suo braccio destro Ruggeri, quindi stupisce fino ad un certo punto che l’Ato sia stata colta impreparata su un impianto che avrebbe dovuto nascere a supporto proprio della discarica. «Dalla letture delle tabelle delle istanze, ammesse o no al finanziamento – proseguono Cgil e Uil – colpisce un dato: gli innumerevoli progetti presentati dall’Ato1, basti pensare che in atto la frenetica attività del liquidatore dell’Ato1 ha portato al 70 % la percentuale della raccolta differenziata. La stessa cosa non possiamo dire del liquidatore dell’Ato3, il quale invece di concentrare tutto il suo genio, la sua conoscenza e la sua sapienza nella predisposizione di bandi di gara avrebbe potuto concentrarsi meglio a reperire i finanziamenti regionali per l’avvio della raccolta differenziata. Ma ci chiediamo ancora: oltre alla insufficienza progettuale dell’ Ato3, vi sono altre cause che determinano le sorti della nostra città? Accanimento del governo Lombardo contro Messina? Incapacità della classe politica alla gestione della cosa pubblica? Questo è un altro argomento al quale soprattutto il sindaco ed anche il suo fido liquidatore dovrebbero fornire risposte alla città e fare definitivamente chiarezza sulla discarica di Pace e sugli impianti che dovrebbero servire per la raccolta differenziata».

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