L’amministrazione Formica torna a parlare della TARI e delle possibili soluzioni per una gestione consapevole ed efficace dei costi e dei servizi. Stando a quanto dichiarato dal sindaco Giovanni Formica l’unica via percorribile sarebbe la “democrazia partecipata”. Cittadini, gruppi politici e sindacati saranno chiamati a dire la loro.
La TARI torna a far discutere. Inevitabilmente anche a Milazzo, con l’avvento della raccolta differenziata, i costi sembrano destinati ad aumentare. L’amministrazione Formica, tuttavia, ha una soluzione. Saranno gli stessi cittadini, i gruppi politici e i sindacati a collaborare per la realizzazione di un piano che risulti efficace e dai costi contenuti. Una “democrazia partecipata” che, dichiara il primo cittadino, farà sicuramente la differenza.
“Anzitutto tengo a precisare che desidero rimanere fuori dalla polemica sul caro bollette –dichiara il sindaco Giovanni Formica, che aggiunge- comprendo abbia dato e stia dando parecchio fastidio ai miei concittadini che però, sono certo, sanno che se avessi potuto fare diversamente lo avrei fatto, anche solo per non dare fiato a chi dovrebbe chiedere scusa per come ha governato e, invece, si permette di attribuire ad altri le proprie responsabilità. Non amo le polemiche, come ho già detto, ma non posso esimermi dal segnalare alcune cose che, credo, possono riportare un po' di chiarezza nella questione tasse che viene agitata strumentalmente in questi giorni. Alla fine del 2014, quando chiuse la discarica di Mazzarrà Sant'Andrea, non sono state studiate soluzioni per contenere l'aumento di costi che inevitabilmente sarebbe conseguito al conferimento dei rifiuti a Catania. Voglio rammentare che i cittadini stanno pagando il costo del 2015 e le modifiche effettuate dalla mia amministrazione partono dal 1 settembre, quando il grosso della spesa era già stato fatto. Per il 2016 tocca a noi misurarci con questo problema. Con coscienza e adottando tutte le misure che si rendono necessarie per contenere i costi e con la collaborazione di chiunque abbia da suggerire qualcosa, dal consiglio comunale alle organizzazioni sindacali, sicuramente arriveremo ad una soluzione”.
Formica prosegue poi dando alcune precisazioni sull’aumento di 400.000 euro registrato rispetto alla precedente amministrazione: “È esattamente il contrario. Chi mi ha preceduto ha affidato il servizio rifiuti ad un prezzo contestato dalla ditta affidataria –spiega il primo cittadino- Io mi sono limitato a chiedere agli Uffici di fare quello che la legge prevede e che andava fatto prima: fare i conti in maniera corretta per evitare che il comune si possa trovare per l'ennesima volta perdente in un giudizio con richieste milionarie”.
Un aumento necessario, dunque? Il vero punto della situazione, ad ogni modo, resta un altro. Come si procederà per gestire al meglio una raccolta rifiuti i cui costi si cerca di contenere? Formica ha già un progetto in mente: “Per il futuro è opportuno accelerare per la raccolta differenziata col sistema del porta a porta per abbattere i costi. Siamo al lavoro per la realizzazione dell’Ecopunto e stiamo pensando di introdurre un sistema di “tariffazione puntuale”, un sistema, cioè, che faccia pagare gli utenti in base alla effettiva produzione di rifiuti non riciclabili per incoraggiare consumi più consapevoli. Grazie a queste iniziative elimineremo i cassonetti dalla città. Tutte azioni che intendiamo portare avanti in modo chiaro e trasparente, coinvolgendo tutti”.
A Milazzo si pagherà dunque in base ai rifiuti riciclabili prodotti. Una soluzione che sicuramente potrebbe condurre ad una miglior gestione del progetto sul piano ambientale. Si rivelerà, tuttavia, efficace anche per l’abbattimento dei costi e della tassazione? Un analisi più accurata potrà essere effettuata solo più avanti. Per il momento non resta che seguire lo sviluppo della vicenda TARI nel comune di Milazzo.
Salvatore Di Trapani