Prosegue la petizione Servirail: punto di raccolta firme allestito anche nei locali della IV circoscrizione

Prosegue la petizione Servirail: punto di raccolta firme allestito anche nei locali della IV circoscrizione

Prosegue la petizione Servirail: punto di raccolta firme allestito anche nei locali della IV circoscrizione

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sabato 31 Dicembre 2011 - 10:50

Il consiglio ha approvato un ordine del giorno presentato dal consigliere Armando Hyerace in cui si annuncia l’allestimento del banchetto per le adesioni il lunedì e il venerdì nella sede di viale Boccetta. Forti critiche all’atteggiamento di Trenitalia, invito alla politica messinese ad “alzare la voce”

La raccolta di circa 4500 firme per una città che conta poco meno di 250 mila abitanti e soprattutto per una causa talmente importante, non può essere considerato un risultato soddisfacente. E’ necessario continuare ad impegnarsi mettendo in essere qualsiasi possibile iniziativa. Come quella proposta e approvata nell’ultima seduta dell’annodal consiglio della IV circoscrizione, che ha esitato un ordine del giorno, presentato dal consigliere Armando Hyerace, di sostegno alla petizione attivata dagli 85 cuccettisti licenziati. In termini pratici, il lunedì dalle 11 alle 12 ed il venerdì dalle 10 alle 12, per tutto il mese di Gennaio, sarà possibile aderire alla raccolta anche presso i locali della IV circoscrizione.

L’obiettivo così come ben spiegato dagli stessi lavoratori, è quello di impegnare la deputazione nazionale e regionale messinese e l’amministrazione ad attivare ogni sforzo utile a salvaguardare non solo le singole esigenze lavorative, ma imporre al Governo, e quindi a Trenitalia, investimenti infrastrutturali nel nostro territorio e nel meridione, assicurando un servizio di trasporto su rotaia adeguato agli standard europei e la continuità territoriale ai cittadini viaggiatori Calabresi e Siciliani. L’ennesimo taglio operato da Ferrovie dello Stato, si evidenzia nel documento, non ha solo una pesante ripercussione occupazionale – anche per le ulteriori attività connesse come i servizi di ristorazione – ma incide negativamente sulla complessa situazione dei collegamenti da e per l’Isola.

Il Consiglio critica con forza le decisioni compiute da Trenitalia: “I motivi di bilancio di cui si parla, non sono assolutamente accettabili in forza del servizio pubblico da espletare, delle ingenti risorse statali cui attinge e del diritto alla libera circolazione dei cittadini sancito dall’art. 16 della Cost. Se da un lato è pur vero che i collegamenti a lunga percorrenza sono, ormai, antiquati e non remunerativi, è altrettanto vero che ad una strategia aziendale di tagli non sta seguendo una nuova strategia che punti all’ammodernamento della rete ferrata calabra e siciliana, ma, piuttosto, un esclusivo ed inaccettabile interesse per le linee di collegamento nel nord-Italia. Una parte del Paese, insomma, è stata lasciata al proprio destino con la chimera degli investimenti legati al Ponte sullo Stretto. Ed ecco, quindi, la dismissione della flotta di collegamento nello Stretto di Messina, con la conseguente rinuncia ad una concorrenza nel settore; la soppressione di treni, vagoni letto, e officine ferroviarie; un progressivo aumento delle tariffe da Roma in giù, che supera abbondantemente il costo del biglietto aereo”. Il Consiglio ribadisce, pertanto, la necessità di una più incisiva e concreta azione politica regionale e nazionale finalizzata al rilancio del trasporto ferrato nel Sud-Italia e nell’area dello Stretto.

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