Il presidente di Rete Ferroviaria Italiana: "Le stime da verificare parlano di 8 miliardi di euro. I tempi? Dipende dalle sinergie con Regione e territorio"
MESSINA – Costerebbe, secondo una stima da verificare, circa 8 miliardi di euro, ma nonostante ci sia il progetto tecnico “pronto”, passerà ancora del tempo e non si sa quanto. Dario Lo Bosco, presidente di Rete Ferroviaria Italiana, ai microfoni di Tempostretto ha risposto alle domande sul raddoppio ferroviario Messina-Palermo, tra Patti e Castelbuono. E se a inizio del 2024 si parlava di studio di fattibilità pronto, è da qui che è partito Lo Bosco nel parlare della situazione.
Lo Bosco su tempi, costi e progetto
Lo Bosco ha spiegato: “Abbiamo già realizzato un’analisi di fattibilità tecnico-economica. Le interlocuzioni devono essere con la Regione siciliana e con gli altri attori territoriali, insieme al ministero dei Trasporti. Tempistiche? Dipende. Deve rispettare queste sinergie. Noi abbiamo pronto il progetto tecnico con diversi scenari alternativi. È chiaro che poi occorre realizzare anche un altro obiettivo, l’acquisizione dei finanziamenti”. E sui costi ha aggiunto: “Una stima da verificare parla di circa 8 miliardi di euro che possono sicuramente portare le aree metropolitane di Messina e Palermo ai massimi livelli di integrazione territoriale”.
Lo Bosco poco prima ha parlato dell’importanza del Ponte per le ferrovie: “Il Ponte è una cerniera strategica del grande corridoio transnazionale europeo che è quello Scandinavo-Mediterraneo. Non serve solo alla Sicilia e alla Calabria, ma è un progetto che non a caso l’Europa ha finanziato con il 50% della progettazione. Significa che è un grande attrattore di sviluppo. Ferrovie, porti e aeroporti devono essere tra di loro integrati. I nostri studi sono già consolidati e dobbiamo interfacciarci con Comune, Regione e Stretto di Messina. La nuova stazione? Vogliamo realizzarla in accordo con le università e con i migliori contributi degli archistar”.
