Radioterapia, puntare sul rinnovamento del parco macchine

Radioterapia, puntare sul rinnovamento del parco macchine

Redazione

Radioterapia, puntare sul rinnovamento del parco macchine

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venerdì 20 Agosto 2021 - 10:17

Il consigliere regionale Anastasi (Iric): incrementare gli investimenti consentirà di moltiplicare i centri a disposizione dei malati oncologici

Il consigliere regionale di Iric Marcello Anastasi punta i suoi fari sui Centri di radioterapia (in Calabria, «ancòra pochi»). E in particolare su quello del  Grande ospedale metropolitano di Reggio.

Tempi ben diversi

«Se la malattia accomuna tali pazienti così non è per i tempi di percorrenza, diversi per ciascuno, nel raggiungere il Centro di Radioterapia del Gom. Provenire da Bivongi o da Giffone o da un Comune vicino Reggio Calabria non è la stessa cosa.

Se poi si considerano la qualità della sicurezza stradale, l’eventuale disponibilità di mezzi di trasporto pubblici o privati in varie fasce orarie, le possibilità di assistenza, l’età dei pazienti, lo stadio della gravità della malattia, si comprende quanto sia complesso trovare una soluzione ottimale per ciascuno per ridurre i tempi di attesa per le prestazioni terapeutiche».

A tu per tu col commissario

Così, Anastasi ha voluto incontrare il commissario straordinario del Gom Iole Fantozzi «per proporre un elenco d’indicatori al quale fare riferimento al fine di ridurre il disagio delle lunghe attese di chi proviene dai Comuni più lontani da Reggio Calabria».

Questo, comunque, «senza però precludere la priorità verso i pazienti il cui stadio della malattia risulti essere più grave e urgente».

Durante l’incontro, Iole Fantozzi e Marcello Anastasi hanno peraltro ammesso che «certi disagi non mancano lungo l’intero territorio nazionale – fa sapere il consigliere di Io resto in Calabria – e che il disomogeneo numero complessivo di centri di radioterapia pubblici o privati previsti non sempre risponde efficacemente ai bisogni dei pazienti oncologici».

Discriminati. I dati

Un’immagine del Centro di radioterapia del Gom

L’intero Paese, secondo i dati forniti dall’Associazione italiana di Radioterapia e Oncologia clinica, annovera 108 Centri di radioterapia nel pubblico o nel privato convenzionato al Sud pari a 5,7 unità per milione di abitanti; 185 Unità di radioterapia al Nord pari a 7,9 unità per milione di abitanti e 137 al Centro, pari a 7,6 unità per milione di abitanti.
Al Sud, maggiore risulta il problema della disparità d’opportunità sul piano numerico dei Centri di radioterapia a disposizione per curarsi.

Rinnovare il parco-macchine per migliorare le cure erogate

«In Calabria, tale condizione – osserva Marcello Anastasi – si può decisamente migliorare, se s’investe di più e meglio sul rinnovamento del parco macchine in tempi brevi nelle relative Asp. Con un nuovo e adeguato supporto tecnologico sarebbe possibile apportare grossi vantaggi per i pazienti, riducendo i tempi di attesa e di trattamento e migliorando la qualità terapeutica».

Così, il consigliere di Iric tenterà di sensibilizzare le varie Direzioni strategiche in questa direzione. Il rinnovamento del parco-macchine permetterebbe tra l’altro d’attuare «un nuovo Piano strategico territoriale per incrementare il numero di Centri di radioterapia a disposizione del crescente numero di malati oncologici».

L’esperienza del Gom

E Anastasi ha manifestato «particolare apprezzamento» nei confronti della Fantozzi che, attraverso i programmi d’investimento statale ex art. 20 della legge 67 / 1988, ha acquistato un acceleratore di nuova generazione per sostituire uno dei due acceleratori, ormai obsoleti, presenti in reparto.

«Tale processo di rinnovamento del parco macchine – evidenzia l’esponente di Io resto in Calabria – permetterà sicuramente di far fronte nel migliore dei modi ai circa 400 trattamenti che si prestano presso il Gom di Reggio ogni anno. Inoltre durante l’incontro è emerso che già ci si è anche attivati per la realizzazione del nuovo reparto completo di tre nuovi bunker, presso il presidio “Morelli”».

Cosa cambia per il paziente

Coi nuovi investimenti, i degenti potranno «usufruire di tecnologie con radiazioni più efficaci e meno tossiche». E sarà possibile anche «ampliare il campo d’azione della radioterapia nella cura dei tumori con maggiore precisione, vedere e colpire meglio il tumore risparmiando i tessuti sani, consentire di aumentare la dose di radiazioni, concentrata solo sulle cellule malate ( più efficaci e meno tossiche)». Ma anche «usare la radioterapia per curare un numero crescente di tipi di cancro ed ottenere migliori risultati nella terapia del dolore contro le metastasi ossee».

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