"Una proroga mai chiesta dal Cas ha paralizzato l'iter"
Messina – “In merito alla realizzazione dello svincolo autostradale sulla A18 nel comune di Alì, apprendo dalla stampa che si terrà una conferenza dei servizi al mese, fino a che non si procederà con l’appalto. A questa riunione partecipano, tra gli altri, tutti i sindaci della zona.
Gli incontri con i sindaci sono ottimi per fare campagna elettorale e mandare comunicati stampa. Infatti l’On. Cateno De Luca, a capo della città metropolitana, ha iniziato a farli da ben prima delle elezioni europee. A molto poco, invece, servono per realizzare l’opera in questione”.
Lo dichiara Angela Raffa, deputata siciliana del MoVimento 5 Stelle e componente della commissione Trasporti alla Camera.
“Per fare partire i lavori dello svincolo di Alì Terme – chiosa Raffa – l’unica cosa che serve sono un gruppo di professionisti che sappiano elaborare un progetto esecutivo a regola d’arte. Cosa che finora non è riuscita all’ente regionale che porta il nome di Consorzio per le Autostrade siciliane. I soldi sono disponibili dal 22 ottobre 2016, li ha messi, a suo tempo, il governo di centro sinistra. Sindaco era Accorinti e sono in capo all’ex provincia di Messina.
Della realizzazione dovrebbe occuparsene il Consorzio per le autostrade siciliane ed inizia la ‘via crucis’. L’ente chiede il rilascio della valutazione di impatto ambientale in data 26 agosto 2008. Sarà che ad agosto fa caldo, sarà che forse ancora non erano tornati dalle ferie, ma questa prima richiesta viene bocciata dalla commissione tecnica. Dopo alcune riformulazioni, finalmente, il 24 febbraio 2011, l’ente autostradale di viale Boccetta, riesce ad ottenere dal Ministero il rilascio della valutazione di impatto ambientale, contenente ben 14 prescrizioni da rispettare. Dodici da sottoporre a verifica presso lo stesso Ministero, una soggetta a verifica da parte del Comune di Alì Terme, l’ultima da parte della Soprintendenza di Messina, Genio Civile ed Assessorato Regionale al Territorio ed all’Ambiente”.
Passano gli anni e finalmente l’undici febbraio 2016 arriva al Ministero il progetto esecutivo. Si deve verificare che rispetti le prescrizioni. Riesce a prendere un misero tre e mezzo. Nel senso che su dodici prescrizioni risultano in regola la prescrizione 9, 11 e 12, solo in maniera parziale la numero 1, non vanno bene tutte le altre. Il progetto esecutivo è bocciato.
Intanto sono trascorsi cinque anni e la valutazione di impatto ambientale è scaduta. “Nel 2018 – spiega Raffa – mi adopero personalmente al Ministero all’Ambiente e ottengo la possibilità di usufruire di una proroga, così da non dover rifare tutto il complesso iter ambientale. E’ necessaria però un’istanza del Cas. Era ancora il 2018, le provincie non erano in dissesto ed il sindaco metropolitano era stato da poco eletto. Mi reco personalmente dal primo cittadino per informarlo della situazione, ma da allora, al Ministero non è mai pervenuta alcuna richiesta di proroga. Se si vuole realizzare questo svincolo bisogna smetterla di fare campagna elettorale. Per noi del MoVimento 5 Stelle questa è una situazione inaccettabile che sta danneggiando gravemente i cittadini siciliani. Il sindaco dimostri di voler risolvere la situazione – conclude la deputata – magari venendo direttamente a Roma, dove mi rendo disponibile ad accompagnarlo personalmente al Ministero”, conclude la deputata pentastellata”.
Dunque adesso le riunioni tra sindaci per il territorio sono sbagliate
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Evviva il movimento 5 scarpe
Sicuramente non guardano all’interesse della collettività. Non prendiamoci in giro!!