I due sindacati si sono incontrati in Sicindustria per discutere della Raffineria di Milazzo. Sotto i riflettori ancora la questione occupazionale.
Torniamo a parlare ancora una volta della Raffineria di Milazzo e della situazione dei lavoratori. Dopo gli incontri delle scorse settimane, ieri Confsal e Fismic si sono incontrate in Sicindustria per discutere della questione. Secondo quanto riportato dai sindacati, i lavoratori sarebbero nuovamente in agitazione.
«Nonostante la Raffineria di Milazzo abbia confermato i 45 milioni di investimento per il 2020 –si legge in una nota- e chiarito che il sito rappresenta un punto fermo del loro business, c’è da rilevare che la situazione nelle ultime ore ha fatto registrare una nuova agitazione dei lavoratori».
I portavoce dei sindacali hanno quindi aggiunto di voler chiedere un incontro alla regione, coinvolgendo tutti gli attori interessati.
«Permangono dal punto di vista occupazionale –ha dichiarato il segretario di Fismic, Pippo De Leo- grosse difficoltà sulla gestione del lavoro all’interno dell’indotto. Riteniamo sia necessario aumentare il personale in forza fino a definire la totale ripresa, al fine di garantire da subito una maggiore rotazione dei lavoratori collocati in CIG. Inoltre –ha aggiunto De Leo- abbiamo chiesto con forza che vengano messi nero su bianco investimenti strategici e piani occupazionali».