In sciopero i lavoratori della raffineria di Milazzo, che accendono i riflettori non solo sulla questione occupazionale ma anche sull'ambiente.
Si sono riuniti questa mattina in assemblea, i lavoratori dell’indotto della Raffineria di Milazzo. Ad indire l’incontro Fim, Fiom e Uilm che annunciano per il 6 luglio un corteo di protesta, che partirà alle 9.00 dai cancelli della RAM.
Diverse le questioni in sospeso, per le quali si chiedono risposte concrete. I sindacati chiedono che si intervenga per garantire diritti, tutele professionali e rispetto dell’anzianità ma anche certezze sulla clausola sociale per il mantenimento di posti di lavoro.
La transizione ecologica sotto i riflettori
Sotto i riflettori anche la questione ambientale. I sindacati, infatti, sottolineano la necessità una transizione ecologica “che sia giusta, socialmente sostenibile con il mantenimento di tutti i posti di lavoro insieme alla tutela dell’ambiente”.
Si chiede, dunque, un’ambientalizzazione degli impianti che tenga conto del fattore occupazionale. «Costruire l’unità di intenti con le realtà sociali del territorio -hanno dichiarato i sindacati- per i metalmeccanici è un bene prezioso».