Il Gruppo consiliare di San Filippo del Mela ha approvato il piano Rir che ora deve essere messo in atto e pretende garanzia di standard di sicurezza elevati
Anche il gruppo consiliare “ Cambia San Filippo” interviene in merito all’incendio al serbatoio TK513 della RAM, avvenuto nella notte fra venerdì e sabato. Nella loro nota si legge come l’incidente ha evidenziato “le criticità del nostro territorio legate alla presenza di impianti industriali estremamente pericolosi sia per le lavorazioni che per i prodotti trattati e stoccati”.
“La politica di questi anni- afferma il capogruppo Gabriele Saporita- basata sulla mendicazione di posti di lavoro volta ad alimentare il sistema clientelare della ricerca del consenso elettorale, ha dato modo alle grandi aziende del nostro territorio di produrre con standard di sicurezza aziendale minimi, prova ne è che questo incidente è il secondo, nel giro di un paio di anni, avvenuto ad un serbatoio della RAM”.
Le rassicurazioni che arrivano in merito alla vicenda da Federpetroli sono, secondo il gruppo consiliare, “alquanto ridicole” poiché affermano che “la Raffineria di Milazzo dopo gli interventi negli anni scorsi sull’ammodernamento delle infrastrutture, risulta una delle più all’avanguardia a livello europeo con impianti di raffinazione di alta efficienza tecnologica”; la Federpetroli ha poi affermato che “l’incendio era stato domato nella mattinata di sabato grazie al perfetto funzionamento dei sistemi antincendio della RAM”, ma, sostiene Saporita, “a più di quarantotto ore dall’inizio dell’incendio al serbatoio TK513 è ancora in atto la combustione del prodotto con un’evidentissima emissione di fumi densi e neri che continuano ad investire l’abitato limitrofo alla RAM”.
Il consiglio comunale di San Filippo del Mela ha approvato il piano RIR ( rischio di incidente rilevante) ed ora aspetta di essere materialmente messo in atto, informando i cittadini sui rischi correlati alla presenza di impianti industriali sul territorio e sulle procedure da attuare in caso di emergenza fino ad arrivare, secondo il gruppo consiliare, “alla delocalizzazione dell’abitato di Archi inserito nella c.d. Zona Rossa del Piano RIR”.
“Questo impegno- sostiene Saporita- è già stato preso dal Consiglio Comunale di San Filippo del Mela durante l’approvazione delle direttive per la variante generale al PRG, prevedendo un’area che potesse ospitare nuovi insediamenti abitativi da consegnare ai nuclei familiari residenti nella Zona Rossa. Nostro malgrado questo indirizzo non è stato accolto nella prima bozza di piano presentata al Consiglio Comunale stesso. Noi crediamo che sia arrivato il momento di ridiscutere l’intero sistema industriale mettendo innanzitutto in sicurezza l’abitato di Archi, inglobato nei serbatoi di RAM ed Edipower, svuotando in un primo momento i serbatoi più vicini alle case ed attuando la delocalizzazione dell’abitato a spese delle stesse industrie che hanno occupato il nostro territorio”. Ma il messaggio più forte che il gruppo consiliare “ Cambia San Filippo” vuole lanciare è che “non si può più barattare posti di lavoro con la nostra sicurezza. Se RAM vuole continuare a produrre sul nostro territorio lo deve fare garantendo standard di sicurezza elevati e piani di manutenzione e ammodernamento concreti e credibili, tali da far vivere i nostri concittadini in tranquillità e sicurezza. Se ciò non dovesse accadere la nostra battaglia sarà per la chiusura immediata degli impianti”.