La cocaina e la pistola sequestrate erano nascoste a casa di un tappezziere incensurato, il quarantatreenne Francesco Aloisio che è stato arrestato anche per detenzione di arma illegale. In manette per detenzione di droga è finito Giuseppe Carcame
Dentro quel casolare abbandonato a Bisconte c’era nascosta della droga. Ne erano sicuri gli investigatori della Squadra Mobile. Ma volevano arrestare chi ce l’aveva lasciata. Così i poliziotti hanno atteso fin quando una loro vecchia conoscenza non ha fatto capolino nei pressi della struttura in compagnia di uno sconosciuto. Si trattava di Giuseppe Carcame, 51 anni, già arrestato nell’operazione Bisconte e Francesco Aloisio, 43 anni, un tappezziere incensurato, che sono stati arrestati per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Una volta all’interno del rudere i poliziotti hanno infatti trovato 11 sacchi di juta con dentro poco meno di 160 chili di marijuana. Il casolare dove era nascosta la droga si trova nei pressi della casa di Carcame. Ma dentro la sua abitazione i poliziotti non hanno trovato nulla. Invece a casa dell’incesurato, con grande sorpresa c’erano nascosti una pistola marca Lugher calibro 9×21 con matricola abrasa, 50 cartucce dello stesso calibro e quasi un chilo di cocaina purissima. Per questo motivo oltre che di detenzione di droga, Francesco Aloisio deve rispondere anche di detenzione illegale di arma. Il valore dello stupefacente sequestrato supera i 350mila euro e ora gli investigatori stanno cercando di capire se i due la custodissero per conto di qualcun altro.
vendidori di morte dategli punizione ke si meritano