Sospesi i lavori del ponte Rometta – Spadafora. Un arresto dovuto a rimbalzi di responsabilità tra la Regione, il Comune stazione appaltante, il Patto Territoriale, il Ministero dello Sviluppo Economico e la Cassa Depositi e Prestiti. Una vera e propria bestia burocratica, così viene definita dall'amministrazione Merlino che, tuttavia, dichiara di essere ponta a dare battaglia.

A pochi giorni dalla conclusione sospesi i lavori del ponte Rometta – Spadafora per rallentamenti burocratici. “Una vera e propria fiera a 5 teste, proprio come l’hydra”. Queste le parole del vice sindaco Giuseppe La Face che manifesta il proprio disappunto per una burocrazia che non funziona, in un Italia dove il rimbalzo di responsabilità è la norma. La Regione non eroga i fondi rinviando la questione al Comune stazione appaltante che a sua volta chiama in causa il Patto Territoriale. Ad entrare nel gioco di questo circolo vizioso si aggiungono poi il Ministero dello Sviluppo Economico e, naturalmente, la Cassa Depositi e Prestiti. Un rallentamento burocratico dovuto all’apposizione di una semplice firma, stando a quanto dichiarato dall’amministrazione Merlino.

“Per un pazzesco, quanto incomprensibile ed inaccettabile, rimpallo di competenze e responsabilità tra le cinque teste del mostro, la Ditta, che ha un credito di diverse centinaia di migliaia di euro per lavori fatti, certificati e collaudati, non riuscendo più ad andare avanti, sospende i lavori proprio quando era possibile e giusto completarli –Dichiara il vice sindaco Giuseppe La Face, che aggiunge- dopo una serie estenuante di telefonate siamo riusciti tuttavia ad ottenere che si sblocchi un pagamento di poco più di 150.000 euro, a fronte dei tanti di più maturati. Purtroppo non bastano a far riprendere i lavori ma ci stiamo adoperando affinché la questione venga risolta nel minor tempo possibile. Il sindaco –conclude- ha già provveduto a mobilitare gli uffici interessati affinché facciano quanto di loro competenza per chiudere la vicenda”.

Il Credito maturato dalla ditta incaricata dell'esecuzione dei lavori ammonterebbe a circa 700.000 euro, una somma ben più sostanziosa dei “soli” 150.000 erogati dalla Regione. Soldi che, a conti fatti, non mancherebbero. Attualmente i lavori sono sospesi ma già nei prossimi giorni la situazione dovrebbe iniziare a sbloccarsi. Nell’attesa non resta che prendere atto di come, ancora una volta, la burocrazia abbia avuto il sopravvento sull’interesse pubblico.

Salvatore Di Trapani