Il consigliere delle III circoscrizione considera prioritario individuare un sito in cui poter “de localizzare” i commercianti prima presenti al mercato Shangai. E sul futuro: “Meglio un parcheggio che un’isola ecologica”
In questi mesi vi abbiamo spesso “aggiornato” sulla situazione, in continua evouluzione, del mercato Shangai, meglio noto come “mercato delle Pulci”. Il risultato più importante delle ultime settimane è stato rappresentato dalla demolizione di una prima parte di box (fino al n°10), dopo la contestuale fase di bonifica. Un’operazione fortemente sostenuta dal consigliere del III quartiere, Santi Interdonato, che oggi torna a porre l’accento su un altro aspetto della questione. L’osservazione del consigliere muove dai recenti annunci dell’amministrazione comunale riguardo la demolizione dei manufatti rimasti in piedi e la conseguente realizzazione di un’isola ecologica.
Ipotesi quest’ultima, che per il rappresentante del quartiere non può essere considerata prioritaria rispetto ad un’altra faccia della medaglia, quella cioè della sistemazione dei commercianti dello Shangai: “Riguardo la delocalizzazione – afferma Interdonato – palazzo Zanca ha mosso alcun passo. Non vi sono dati relativi alla sussistenza di stabili comunali disponibili, ammesso che ve ne siano; non si è attivato alcun contatto con gli esercenti nonostante essi abbiano già manifestato la loro disponibilità al trasferimento. Del tutto inesistenti sono stati i contatti con l’IACP, come confermato nei giorni scorsi dallo stesso coordinatore amministrativo dell’Ente, l’avv. Recupero”.
Fatti che non spingono certo i commercianti a pensare positivo. Interdonato pone l’accento sui “facili” annunci dell’amministrazione: “Non si può certamente accettare l’ipotesi che in nome dell’”smania” di mettere la bandierina su un risultato politico non si esiti mettere famiglie sul lastrico e creare ulteriori situazioni di disagio e disoccupazione”. Il consigliere non dimentica di far riferimento a quanto avvenuto per il mercato zaera, la cui soluzione, dopo diversi ipotesi, puntualmente rivelatesi poco praticabili, rimane tutt’ora in stand-by. Sul fronte invece della possibile realizzazione di un’0isola ecologica, Interdonato evidenza la necessità di coinvolgere i cittadini che più direttamente vivono i problemi della zona e che potrebbero dunque conoscere meglio le esigenze di quella parte di quartiere. Tra queste, ad esempio, la realizzazione di parcheggi in una zona particolarmente trafficata e dove insistono numerosi uffici pubblici. (EDP)
fermo restando che è giusto mettere in sicurezza i lavoratori dei box rimasti in piedi, la cittadinanza rimane sconcertata nel sentire parlare di isole ecologiche proprio nel centro città, proprio su un’area panoramica e di pregio anche storico (sussiste nella zona una struttura preterremoto che è tra le poche della nostra memoria storica)
Sono a favore della raccolta differenziata ma contro le isole ecologiche(come quella di Gravitelli)che sottraggono delle aree ad altri usi più utili alla collettività: parcheggi,campetti per sport,mercatini con ombrelloni smontabili… Quanto ai commercianti,come ho già detto in altra occasione, in una città civile si sarebbe provveduto alla delocalizzazione già prima di iniziare i lavori