Si era nascosto prima a casa della nonna e poi da un cugino. Ha sperperato il bottino rapinato
MESSINA – Lo scorso 29 luglio aveva rapinato l’ufficio postale di via San Pio V, a Vigevano, minacciando gli impiegati e i clienti con un coltello. Un 18enne pavese, ma di famiglia messinese, M. C., era poi fuggito e tornato per nascondersi nella sua città d’origine, aiutato da parenti ed amici.
Aveva anche ferito gravemente un 43enne che, nel tentativo di bloccarlo, era stato colpito alla spalla. Lesioni gravi, per l’uomo, tra le quali la perforazione del polmone, rimasto in ospedale, inizialmente in pericolo di vita, per due settimane.
Lo stesso 18enne aveva commesso anche un’altra rapina, sempre a Vigevano, ai danni di una tabaccheria in via Riberia. I carabinieri locali hanno attribuito a lui entrambi i colpi e il Tribunale di Pavia ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere.
L’analisi degli indizi raccolti, con la collaborazione della Compagnia dei Carabinieri di Messina Sud, hanno consentito di rintracciare il 18enne a Messina, ove si era rifugiato, prima a casa della nonna e poi presso l’abitazione di un cugino, sperperando in divertimenti il bottino della rapina, senza alcun rimorso per la persona che aveva ferito.
I carabinieri di Vigevano e di Messina sono arrivati in casa del cugino e hanno arrestato il 18enne che, dopo una prima reazione di sorpresa, non si è scomposto. E’ stato portato al carcere di Messina Gazzi, a disposizione
dell’Autorità Giudiziaria.