Dopo il riconoscimento della titolarità delle aree demaniali all’amministrazione comunale Isgrò chiede che si riprenda con le operazioni di recupero del litorale
Gli interventi di bonifica e recupero compreso tra i torrenti Portalegni, Zaera e Maregrosso deve essere riavviata. Ed è in tal senso che sta lavorando l’assessore Isgrò dopo essere stata sancita (vedi correlato) la titolarità delle aree demaniali in capo all’amministrazione comunale. Un “diritto” trasmesso con precisa comunicazione dell’assessorato regionale territorio e ambiente-Servizio 5 Demanio Marittimo. Questa mattina, dunque,s enza ulteriori esitazioni il rappresentante della giunta Buzzanca ha inoltrato una nota dirigente generale del dipartimento regionale dell’ambiente, Giovanni Arnone, per la ripresa delle operazioni di risanamento. In particolare nella comunicazione a firma dell’assessore alle politiche del mare, alla quale è stata allegato il report dell’attività già svolta, viene indicata la programmazione di massima per proseguire nelle operazioni di demolizione dei manufatti presenti. “Nei prossimi giorni – scrive Isgrò – dopo il parere del dipartimento regionale, si potrà intanto demolire un manufatto abusivo di circa 800 metri quadrati, che permetterà di proseguire nell’opera di riconsegna dell’intera area alla pubblica fruizione”.
Rimaniamo sempre in zona Maregrosso perché questa mattina un mezzo furgonato, con fusti di olio esausto, è stato ritrovato stamani all’interno di un capannone in via di demolizione. La scoperta è stata fatto dalla squadra decoro della Polizia municipale, disposti gli accertamenti per risalire al proprietario del mezzo. Nell’ambito delle operazioni portate avanti stamani è stato anche verbalizzato un conducente di un camioncino, che depositava nei pressi di un cassonetto suppellettili varie. Nelle verifiche attuate sul territorio sono state ritrovate anche altre suppellettili e serramenti, all’interno dei box in viale Europa bassa, nell’area mercatale, comunemente conosciuta come mercatino delle pulci o Shangai. In attesa della loro demolizione, ignoti avevano occupato le fatiscenti strutture con vario materiale, che Messinambiente provvederà a smaltire in modo da poter poi operare l’eliminazione ed il conferimento in discarica dei resti delle costruzioni. Come si ricorderà, ad ottobre dello scorso anno, si era proceduto alla rimozione delle coperture di eternit dei box e si era concordato tra gli assessori Isgrò, Roberto Sparso, (risanamento) e Pino Puglisi (commercio e artigianato), l’avvio del censimento delle licenze, revocando le concessioni scadute ed ordinando lo sgombero agli occupanti morosi. Obiettivo del programma della Giunta del sindaco Buzzanca è risanare l’intera zona, realizzando aree di parcheggi.
Aspettiamo che la regione dia decoro a queste aree super degradate della città.
Ovvio che se la regione vuole mantenere l’attuale stato di degrado ed abbandono i messinesi devono chiedere di poter intervenire sul territorio dove vivono, anche se assurdamente sono altri ad essere proprietari.
Per pulire la spiaggia della nostra città bisogna chiedere il permesso ad un’altra città che con Messina non ha nulla a che vedere, eppure con leggi molto particolari un’altra città ha la proprietà demaniale di gran parte del territorio messinese.
Non si può continuare a subire questo sistema coloniale, che nel mondo è stato abolito.
Messina è rimasta l’unica colonia esistente.