Si è tenuta questa mattina la prima iniziativa di Fli “Il sabato del villaggio” che mira a rivalutare l’importanza dei quartiere. Prima tappa l’ex stazione Rfi per cui esisterebbe un progetto di riconversione e riqualificazione dell’area
“Il sabato nel villaggio” di Fli comincia dai quartieri. Il “poetico” titolo dell’iniziativa presentata qualche giorno fa in conferenza stampa dai coordinatori dl Futuro e Libertà, si scontra subito con la realtà, tutt’altro che poetica, del luogo in cui è stato effettuato il primo sopralluogo. La scelta è ricaduta sull’area dell’ex-stazione Fs di Camaro, zona degradata, abbandonata dal 2001 e che da tempo attende un progetto di recupero sostenibile. Gli esponenti del partito, presenti al gran completo, hanno ricordato che per la zona esiste un progetto di ricoversione dell’area, approvato inizialmente da Rfi e rimesso in discussione dal cambio al vertice nell’azienda.
La proposta di Futuro e Libertà è chiara e concisa: basta degrado ed abbandono. Il coordinatore cittadino Nello Pergolizzi nel suo intervento sottolinea: “In considerazione delle diverse dichiarazioni di disponibilità da parte del presidente di Rfi sulla possibilità di realizzare apposite sinergie con gli enti locali cittadini, sulla questione chiederà a nome del partito un incontro con il presidente di Rfi Dario Lo Bosco per formulare alcune proposte conducenti alle richieste della cittadinanza attraverso la predisposizione di progetti ed interventi per l’area interessata al fine di un concreto recupero urbano dell’intera zona”.
Il vice ordinatore vicario con delega ai quartieri Salvatore Curtò si rivolge direttamente ai vertici di Rfi: “Non è più tollerabile accettare una condizione di incuria e degrado che mortifica gli abitanti e l’intera area; occorre – prosegue- che i vertici di Rfi scelgano: o dare in concessione alle associazioni locali gli spazi dell’ex stazione Fs di Camaro per una libera fruizione alla cittadinanza dell’area o impegnarsi a garantire ordine, sicurezza ed adeguate condizioni igienico-sanitarie, soprattutto con il sopraggiungere della stagione estiva, per il possibile verificarsi di incendi”. L’intervento del coordinatore provinciale Giuseppe Laface si sofferma sulla necessità di dare spazio alle istanze provenienti dalle associazioni locali: “In tal senso è centrale, per un sano e corretto uso del territorio da parte della popolazione residente, un cambio nella destinazione d’uso dei terreni interessati ed una successiva richiesta di esproprio per pubblica utilità da parte dell’amministrazione comunale”.
L’importante che venga mantenuta attiva quella fontana di approvvigionamento di acqua da parte di chi non può permettersi quella confezionata… Attenti che vi teniamo d’occhio….. Quella fontana è VITALE.