Piano "anti-debito", Buzzanca: «Frutto di un lavoro certosino». Ma c’è chi replica: «Debiti sottostimati»

Piano “anti-debito”, Buzzanca: «Frutto di un lavoro certosino». Ma c’è chi replica: «Debiti sottostimati»

ELENA DE PASQUALE

Piano “anti-debito”, Buzzanca: «Frutto di un lavoro certosino». Ma c’è chi replica: «Debiti sottostimati»

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venerdì 24 Febbraio 2012 - 16:40

La votazione della delibera proposta dalla giunta avverrà lunedì, ma sulle misure adottate dall’amministrazione c’è già chi storce il naso

L’ha definita il «frutto di un lavoro certosino che ha richiesto l’impegno di tutta la giunta e di tutto lo staff dell’area economico finanziario, per poter dare alla classe dirigente indicazioni precise su come intraprender un percorso virtuoso». E’ così che il sindaco Buzzanca, con indosso una cravatta di colore rosso (forse in segno di scaramanzia), ha esordito durante la seduta di questa mattina. Un appuntamento atteso da tanti, (tra i banchi della stampa presenti la maggior parte dei dirigenti) per cercare di capire cosa ma soprattutto come, l’amministrazione intendesse muoversi rispetto alle osservazioni mosse dalla Corte ma in più in generale rispetto alla dissestata condizione economico finanziaria del Comune. E le risposte, più o meno gradite, più o meno esaustive sono arrivate.
Ma puntuali sono piovute anche le critiche da parte dei consiglieri che hanno preso la parola subito dopo Buzzanca. Sebbene, infatti, in fase iniziale, fosse stato deciso di limitare il numero degli interventi che avrebbero seguito la “performance” del primo cittadino, posticipandoli al giorno della votazione (lunedì alle 18 nuova seduta), alla fine, come spesso capita, le prenotazioni si sono triplicate.

Ad aprire le danze, Melazzo (Udc): «Dall’analisi che è stata prospettata, risulta evidente che la massa debitoria presa in considerazione è sottostimata rispetto a quelli che realmente sono i conti dell’Ente. Come si giustifica l’assenza dei debiti fuori bilancio dell’Atm? Come si ritiene di comportarsi per fare fronte alla gestione ordinaria per l’avvio della procedura di liquidazione dell’Azienda di Trasporto di cui nei prossimi 45 giorni dovrebbero essere prodotte del delibere di costituzione dello statuto e del piano industriale della nuova Spa?» E poi ancora su Messinambiente: «Come si pensa di gestire la questione riguardante i problemi occupazionali della società di raccolta rifiuti su cui peraltro è ancora da verificare la legittimità della liquidazione avviata dall’assemblea dei soci senza il coinvolgimento del consiglio comunale?». Non meno duro Pergolizzi (Fli) che definisce la delibera presentata questa mattina «un atto scorretto e inusuale perché giunto a pochi giorni dalla scadenza del 28 febbraio». Il rappresentante di Futuro e Libertà si sofferma sui problemi dei debiti causati dal disallineamento economici tra Ato3 e Messinambiente, evidenziando come i debiti di quest’ultima, a seguito dell’approvazione dei bilanci 2009 e 2010 sono entrati a far parte del patrimonio debitorio del Comune. Non meno complessa, a detta di Pergolizzi, la situazione dell’Amam, altra municipalizzata.
Ben chiara la posizione del Pd, espressa nel corso della conferenza che ha preceduto la seduta, ma non manca una piccola precisazione del capogruppo Felice Calabrò che “risponde” alla provocazione mossa da Pergolizzi riguardo la mancanza di osservazioni da muovere all’amministrazioni: «Sebbene qualcuno voglia fare intendere diversamente, non c’è alcun accordo con la maggioranza, anzi ritengo inutili e sterili le critiche mosse dagli “ex-fidanzati”». Ad intervenire anche Cantello, Cilento, Trischitta, Tamà, Capurro e Gennaro.

Osservazioni e critiche che il sindaco Buzzanca ha però liquidato in poche battute, in nome dell’austerity: «Non risponderò a nessuna delle critiche che mi sono state mosse, non perché non abbia nulla da dire, tutt’altro, ma perché le ritengo extra ordinem. In questo momento ciò che conta è pensare al da farsi e risolver i problemi, basta con i disfattisti e i disfattismi. Chi opera può sbagliare, ma l’importante è farlo con la coscienza apposto». Ma questo, è stato solo l’antipasto perché, come detto, lunedì pomeriggio (ore 18), si torna dunque in aula per votare il provvedimento: la cena si preannuncia lunga. (ELENA DE PASQUALE)

Un commento

  1. apposto e tutto a gonfie vele anche la crusca

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