I consiglieri hanno riconosciuto 22 debiti fuori bilancio e discusso il Piano triennale di lavori pubblici; 23 stoici - di cui 19 favorevoli - hanno poi votato il bilancio. E c'è stato tempo anche per deliberare contro il progetto di riconversione a CSS della centrale Edipower
Al termine di una seduta durata quasi 15 ore, il Consiglio Comunale di Barcellona Pozzo di Gotto ha approvato il bilancio di previsione 2015 e alcuni documenti ad esso propedeutici, in particolare il piano triennale delle opere pubbliche. Su 23 stoici presenti, hanno votato favorevolmente in 19, mentre i consiglieri Mamì, Novelli, Bongiovanni e Campo si sono opposti. Deliberata,stavolta all’unanimità, anche la contrarietà al progetto di riconversione della centrale Edipower di San Filippo del Mela a CSS.
Non ci sono state particolari contestazioni sui 22 debiti fuori bilancio, per un totale di oltre 4 milioni e mezzo di euro, che il civico concesso ha dovuto approvare. Grazie al riconoscimento di questi debiti, si spera ora di poter accedere a un mutuo agevolato.
Più attenzione è stata riservata alla pianificazione dei lavori pubblici. L’amministrazione Materia ha infatti previsto la realizzazione di un porticciolo turistico moderno e della copertura del campo sportivo di contrada Manno, e lo stanziamento di maggiori risorse per attività sportive e sociali, soprattutto in ambito giovanile.
Si è passati poi alla votazione dei 20 emendamenti presentati al bilancio. Non senza un’ulteriore polemica: al fine di approfondire gli emendamenti, i consiglieri di area Collica avevano chiesto un rinvio, considerando anche lo slittamento al 18 dicembre dei termini per la richiesta di accesso al mutuo agevolato. La proposta è stata però bocciata, e la minoranza accusata di ostruzionismo.
Così, si è arrivati all’alba di stamane, quando finalmente il Consiglio ha terminato la seduta-fiume con l’approvazione del bilancio di previsione 2015. Nel corso della seduta, il Consiglio ha anche deliberato la contrarietà all’installazione di un inceneritore a CSS nella valle del Mela.
Giovanni Passalacqua