"La Sicilia non ha nè Ponte nè Infrastrutture, basta con le scuse" Elvira Amata fa un appello ai deputati siciliani per unire le forze
L’alibi del Ponte utilizzato per non realizzare le infrastrutture va sempre di moda ed oggi, con il Recovery Fund occasione ghiotta per il Nord, è attuale più che mai. Così il governo Conte dice no al Ponte e spiega che è per colpa dell’illusione del Ponte sullo Stretto che non si sono realizzate le altre infrastrutture o l’alta velocità.
Nè Ponte nè infrastrutture
Tesi questa che non convince i sostenitori del sì e più in generale il centro destra. Per la verità le infrastrutture non si sono fatte a prescindere dal Ponte, giacchè l’opera non esclude le altre. Né in passato né adesso. Vi è da ricordare inoltre che erano previste le famose “opere compensative”, sganciate anche dal Ponte ma che col tempo sono finite in un cassetto.
Amata: basta con questa scusa
“Il ministro per il Sud Giuseppe Provenzano dichiara che ‘il progetto del Ponte è stato il grande alibi per non realizzare infrastrutture nel Mezzogiorno e che non bisogna aspettare il ponte per avere l’Alta velocità in Sicilia o per portarla in Calabria- commenta Elvira Amata, capogruppo di Fratelli d’Italia all’Ars-. Basta ora con questa scusa, che si vuole il ponte quando ci sono ancora strade e ferrovie da terzo mondo in Sicilia. Il Recovery fund è invece l’occasione perché si possano realizzare insieme sia i collegamenti stradali, sia il sistema ferroviario – opere che la Sicilia già dovrebbe avere – sia un’opera infrastrutturale strategica per l’Europa come il ponte sullo stretto di Messina”.
Le priorità Svimez
Lo stesso attuale ministro Provenzano, quando guidava lo Svimez scriveva, nel 2017, a proposito dell’economia del Mezzogiorno che l’agenda della riforma delle politiche europee deve includere tre priorità per il Sud. 1- una golden rule per gli investimenti pubblici strategici 2- un adeguato sistema di compensazione fiscale 3- un riequilibrio geopolitico che punti sulle politiche di cooperazione e sviluppo per l’area mediterranea.
Sì a Ponte e a infrastrutture
La Amata ricorda quindi come la realizzazione del Ponte può essere il principale investimento pubblico strategico del Sud, a cui vanno collegati alta capacità ferroviaria e un moderno sistema viario, così da completare quel corridoio Berlino –Palermo preconizzato dall’Unione europea, che faccia della Sicilia il centro delle politiche di cooperazione e sviluppo per l’area mediterranea. Anche la Conferenza delle Regioni ha di recente già inserito il Ponte nella programmazione delle opere da finanziare con il Recovery Fund.
L’appello ai deputati siciliani
“Voglio lanciare allora un appello – prosegue Amata – a tutti i deputati nazionali eletti nel Sud, di non seguire logiche di schieramento ma quelle più alte dell’interesse del loro territorio. Come gruppo di Fratelli d’Italia stiamo predisponendo una mozione, affinchè anche l’Assemblea Regionale Siciliana possa far sentire la propria voce a sostegno del progetto del ponte sullo Stretto, e sulle opere da realizzare nell’isola”.
le cameriere nel bagno bone” anche…………ma negli anni di Berluska e company in cui siete stati al governo……perche no… a ridicoliiiiiiiiiiiiii