A Milazzo, al parco Corolla, dalla qualità globale alla qualità locale. Il prodotto a marchio Coop si fonda su cinque regole, deve essere: buono, etico, ecologico, conveniente e sicuro. IL VIDEO
Coop è la prima azienda della distribuzione italiana con quasi 9 milioni di soci in tutta Italia ed una quota di mercato di circa il 19%. Il suo obbiettivo è rendere più efficace il proprio potere di acquisto nei confronti dei fornitori in virtù dell’elevato numero di consumatori coinvolti ai quali riversare in termini di convenienza i benefici di questa politica di acquisti. Il prodotto a marchio Coop vale 2,5 miliardi, una delle principali marche alimentari italiane, oltre 2600 prodotti che coprono tutti i fabbisogni.
Una gamma così vasta ha bisogno di un sistema che dia garanzie e ne sia sintesi; il prodotto a marchio Coop si fonda su cinque regole, deve essere: buono, etico, ecologico, conveniente e sicuro. Nello specifico sul tema della sicurezza alimentare, dovendo agire sin dagli anni ottanta su questi numeri Coop ha deciso di applicare il principio di precauzione ed implementare un rigoroso sistema di prevenzione. Il principio di precauzione prevede semplicemente di escludere tutto ciò che non risulta certamente sicuro. Laddove non vi sia è certezza che una sostanza o una tecnologia, sebbene ammessa per legge, sia assolutamente sicura non la si utilizza. La prima esperienza fu con i coloranti fin dagli anni settanta, che nel recente passato l’Unione Europea ha progressivamente scelto di ridurre o limitare, oggi il tema centrale sono invece gli OGM. La prevenzione viene esercitata su tutta la filiera produttiva con l’obiettivo di anticipare problemi e scoraggiare furbizie. Naturalmente non si può garantire il rischio zero, ma l’obiettivo serio e concreto è mettere in pratica tutto ciò che tende al raggiungimento della massima sicurezza possibile, un sistema di garanzie credibile ma non ancora pienamente sufficiente. Risultano genericamente in crescita episodi legati alle frodi, ad un produttore onesto che lavora bene si contrappone spesso chi nell’ombra cerca quell’economicità che non riesce a raggiungere correttamente. Inoltre, considerato che nel sistema alimentare italiano per soddisfare il fabbisogno importiamo grandissime quantità di materie prime (dal grano, al latte alle carni), risulta evidente quanto sia necessario applicare rigidi controlli oltre che ai prodotti finiti e ai produttori anche alle materie prime spesso provenienti da Paesi che non i nostri stessi standard qualitativi.
Sui prodotti a marchio Coop richiediamo ai produttori ulteriori garanzie: infatti per poter produrre prodotto a marchio Coop il produttore deve subire un accurato processo di qualifica che prevede diverse fasi: un pre audit in base al quale si scarta chi non ha le caratteristiche di base per produrre prodotti per la Coop, seguito da un accurato controllo negli stabilimenti di produzione. Sui fornitori che passano questa prima fase vengono fatte diverse verifiche e analisi sui prodotti per garantire l’assoluta salubrità del prodotto. Inoltre chi produce per Coop deve mantenere elevati standard nel tempo perché i controlli e le analisi non si esauriscono con le fasi di selezione ma continuano negli anni per il mantenimento della qualifica. I controlli in ambito di sicurezza alimentare non si fermano però alla selezione dei fornitori. Nei nostri punti vendita infatti si eseguono ogni anno numerosi controlli, effettuati da personale specializzato con il supporto di laboratori qualificati. Il tutto è volto alla verifica del mantenimento di elevati standard igienici dei punti vendita, al controllo della formazione del personale, alla verifica del rispetto delle norme igienico sanitarie e delle buone prassi lavorative. La qualità stessa delle nostre produzioni viene costantemente verificata. Tutto questo serve per poter dare le massime garanzie di salubrità degli alimenti ai nostri clienti.
Altro punto centrale dell’azione di Coop è rappresentato dall’etica. Alla fine degli anni novanta abbiamo deciso di certificare tutti i nostri prodotti a marchio attraverso un unico standard che definisca quali siano le regole che una azienda deve rispettare per poter lavorare con noi. Si va dalla tutela degli orari di lavoro, dei diritti sindacali alla discriminazione, con l’ambizione di poter dare a chi lavora per Coop le stesse garanzie in ogni parte del mondo, Italia compresa. Senza aver l’ambizione di “esportare la democrazia”, il rispetto dei diritti del lavoro e della vita delle persone va tutelato a prescindere dalla realtà in cui si opera. Coop, a partire dal 2005, ha deciso di imporre ai fornitori, per poter rifornire i nostri prodotti a marchio, di dimostrare che la mano d’opera sia tenuta in condizioni di paga sindacale regolare ed in condizioni di vita dignitose. Grazie a tutte queste politiche Coop riesce ad intervenire su tutta la sfera che riguarda i diritti dei lavoratori, ma bisogna certamente incrementare l’attenzione sui temi della legalità e della lotta alle mafie. Dal 2011 viene richiesto ai nostri fornitori il certificato antimafia oltre garanzie documentali che certifichino la regolarità della posizione del fornitore in merito ai pagamenti delle tasse e dei contributi previdenziali dei lavoratori. Naturalmente si tratta di misure necessarie ma non sufficienti poiché Coop può solo creare un sistema che renda il più difficile possibile per i suoi fornitori agire in contesti di illegalità e stare sul mercato grazie a frodi e a discapito di qualcuno.
Anche il tema della sicurezza sul posto di lavoro rappresenta un aspetto centrale dei nostri interventi. Spesso le condizioni di insicurezza possono scaturire anche semplicemente da una formazione non idonea verso l’utilizzo di macchinari e tecnologie, ed in tal senso è stato avviato con i fornitori un progetto di formazione per i loro lavoratori denominato “Coop for work”. Le politiche di eticità del marchio Coop trovano particolare riscontro tra i consumatori. A supporto di questa considerazione può risultare interessante considerare i dati che riguardano alcune linee del prodotto a marchio; infatti la linea “ViviVerde” dedicata al prodotto biologico, la linea “Fiorfiore” che accoglie alta qualità e tradizione e la linea “Solidal” che comprende le referenze del commercio equo e solidale registrano un tasso di crescita a due cifre, che contestualizzato nel calo dei consumi evidenzia la grande attenzione rivolta a questi temi dai consumatori Coop. Consumare i prodotti Coop oggi non è solo una scelta di “gusto”, ma vuol dire poter cogliere interessanti opportunità di convenienza e favorire aziende e produttori che tutelano il consumatore finale, tutelano il lavoro, rispettano le regole del mercato e l’ambiente in cui viviamo.