La candidata di Forza Italia al collegio uninominale di Messina si racconta e ci parla di questi ultimi giorni di campagna elettorale
Matilde Siracusano è una dei tanti, troppi giovani, che hanno lasciato Messina per trovare un futuro lavorativo migliore. Infatti, dopo la laurea in Scienze Politiche conseguita all’Università di Messina, si è trasferita a Roma per frequentare un master alla Luiss in Affari Politici Italiani e, successivamente ha iniziato la propria carriera come assistente parlamentare che svolge da 7 anni.
Nonostante gli anni fuori però, le radici rimangono ben salde nella Città dello Stretto e, proprio da questa voglia di riappropriarsi delle sue origini, la 32enne Matilde Siracusano si presenta all’elettorato messinese sposando in modo convinto il programma di Forza Italia che, come lei stessa afferma “è l’unico che potrà far tornare il nostro Paese competitivo”.
Candidata per Forza Italia al Collegio uninominale di Messina e al proporzionale a Catania, Acireale Misterbianco, Bagheria, Marsala e Monreale, la giovane Matilde Siracusano si racconta in questi ultimi intensi giorni di campagna elettorale.
In molti non conoscono il lavoro di assistente parlamentare. Quali sono le attività che svolgeva fino a poco tempo fa?
Consideri che il deputato è il frotman di un lavoro di gruppo che passa dall’azione delle persone che ne compongono l’ufficio, dagli assistenti parlamentare ai collaboratori. Sono tante e svariate le attività che vengono svolte da un assistente parlamentare: basti pensare agli ordini del giorno, ai resoconti delle commissioni parlamentari, ma soprattutto la scrittura delle interrogazioni, delle interpellanze e la redazione delle proposte di legge. Mi sono anche occupata della segreteria d’aula e dell’ufficio legislativo.
Lei reputa fondamentale la realizzazione del Ponte sullo Stretto per lo sviluppo, ma cosa mi dice delle gravi carenze infrastrutturali della Sicilia?
Il programma di Forza Italia prevede la costruzione del Ponte, valutata come una delle priorità, ma non solo, perché l’obiettivo è quello di realizzare tante e fondamentali infrastrutture. Basti pensare all’alta velocità, alla sistemazione delle autostrade e tanto altro. Tutto questo è strettamente connesso alla realizzazione del Ponte. Proprio il Ponte, quindi, sarà il volano che darà la spinta decisiva alla realizzazione delle infrastrutture.
Qual è un altro punto del programma del suo partito che, secondo lei, è vincente?
Sicuramente il reddito di dignità che garantisce alle fasce deboli un reddito minimo di 1.000 euro al mese, arginando così la grave emergenza povertà che sta attraversando il nostro Paese. La cifra rientra nella cosiddetta “soglia di dignità” indicata dall’Istat per arrivare a fine mese in modo dignitoso. Questa misura, insieme a tutte le altre previse nel programma fiscale di Forza Italia, potrà far ripartire la nostra economia.
Il termine “convergenza” viene spesso citato nei suoi interventi.
Si, perché reputo fondamentale la collaborazione di tutti i rappresentanti messinesi una volta eletti Parlamento, a prescindere dallo schieramento politico. In questi anni abbiamo vissuto un forte deficit di rappresentanza in ambito nazionale. Proprio per questo, se dovessi essere eletta, mi impegnerò affinché le istanze dei miei concittadini vengano portate avanti in modo condiviso con tutta la deputazione, che deve avere come unico obiettivo la rinascita di Messina.
Convergenza anche per quanto riguarda un continuo confronto sul territorio se sarà eletta?
Se rappresenterò Messina in Parlamento, una delle mie priorità sarà quella di avere costanti aggiornamenti su quelle che sono le necessità della mia terra e le problematiche da risolvere e, proprio per questo, attiverò dei canali diretti per essere il più possibile presente sul territorio e farmi portavoce di questi interessi. Messina deve tornare ad avere un ruolo centrale.