Reddito di cittadinanza a proprietari di più case o a persone ai domiciliari: 39 denunce per truffa

Reddito di cittadinanza a proprietari di più case o a persone ai domiciliari: 39 denunce per truffa

Redazione

Reddito di cittadinanza a proprietari di più case o a persone ai domiciliari: 39 denunce per truffa

venerdì 30 Giugno 2023 - 12:19

Danno per 460mila euro. Gli accertamenti sono stati eseguiti dai carabinieri della Compagnia di Taormina nel comprensorio jonico (S. Teresa, S. Alessio, Savoca e Giardini)

TAORMINA – Dall’inizio dell’anno, all’esito di accertamenti, sviluppati attraverso uno screening che ha riguardato l’esame delle pratiche di oltre 120 persone, i carabinieri della Compagnia di Taormina e del Nucleo ispettorato del Lavoro di Messina hanno denunciato 39 persone, presunte responsabili di truffa aggravata, per aver percepito, senza averne diritto, il sussidio statale del reddito di cittadinanza. Dalle indagini è emerso che 19 percettori (residenti principalmente a S Alessio, Savoca, S. Teresa e Giardini Naxos), oltre all’abitazione di residenza, risultavano anche proprietari di altri immobili; una persona destinataria del beneficio, in particolare, è risultata addirittura la proprietaria di tre case situate in una nota località balneare.

Inoltre, è stato accertato che avrebbero percepito illecitamente il sussidio anche 6 persone sottoposte alla misura cautelare degli arresti domiciliari, di cui 5 per la commissione di reati nell’ambito del traffico di stupefacenti e uno per reati contro il patrimonio, già condannato per rapina. Sono stati, altresì, individuati anche 10 cittadini stranieri che avrebbero dichiarato falsamente di essere residenti in Italia da almeno 10 anni, requisito necessario per la percezione del reddito di cittadinanza. Altri 4 percettori risultavano invece conviventi con soggetti destinatari di altre fonti di reddito, in particolare una donna che è risultata la convivente di un libero professionista, proprietario di vari appartamenti. All’esito delle verifiche è risultato che l’Inps, l’ente che eroga il beneficio, ha corrisposto in favore degli indagati, complessivamente, oltre 460mila euro. Pertanto, sono state attivate le procedure per il recupero delle somme illecitamente percepite e per l’immediata sospensione del sussidio.

4 commenti

  1. Quanto ce n’è che io conosco che sono pure peggio e nessuno ancora fa niente, gente che ha davvero bisogno non usufruisce di nulla…

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  2. Il RDC era un’idea sensata ma è stata gestita malissimo…controlli 0..zero tagliato! Si doveva dare il sussidio dopo aver controllato ogni singola domanda e anche se si prendeva dopo un anno o due si davano gli arretrati..così è stato un disastro e a questo punto meglio averlo tolto anche se mi spiace per chi ne aveva davvero bisogno…e ora come reupereranno le somme?

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  3. C’è una falla nel sistema, aggiustabile se comunicassero i sistemi dell’agenzia dell’entrate ovvero lo Stato con l’INPS visto che già se dimentichi un rapporto con banca o posta te lo segnalano come errore e te lo fanno presente da aggiungere per rielaborare l’isee, per avere il RDC bisogna avere il requisito isee basso….quindi quando l’inps riceve la domanda del’isee deve verificare col catasto. Ma in Italia gli enti non comunicano tra loro per incompetenza e per legge. Addirittura alle volte non comunicano tra l’ente stesso. Burocrazia e incompetenza olè!!!

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  4. Reddito di cittadinanza uguale a PACCHIA per tanti approfittatori…..gli stesso che ritirano i pasti a Sant’Antonio senza averne assolutamente nessun bisogno,o quelli che ritirano borse spesa alla Croce Rossa e che poi si allontanano su auto fiammanti che stridono con quello che dichiarano …..ci vuole una stretta severa perché fanno i loro comodi con sussidi di cui non hanno nessuna necessità e a sfregio di chi invece necessita VERAMENTE……maggiori controlli anche nell’uso improprio , visto che parecchi lo usano per il gratta e vinci ,alcolici,e sigarette o addirittura si fanno dare i soldi da commercianti compiacenti 😖….

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