Reddito di cittadinanza: tutto ciò che serve sapere. Domande dal 6 marzo

Reddito di cittadinanza: tutto ciò che serve sapere. Domande dal 6 marzo

Francesca Stornante

Reddito di cittadinanza: tutto ciò che serve sapere. Domande dal 6 marzo

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mercoledì 06 Febbraio 2019 - 13:44

Due giorni fa è stata presentata con grande enfasi la misura forse più attesa da questo governo. In attesa del via libera alla presentazione delle domande ecco alcune informazioni utili

E’ stato il cavallo di battaglia del Movimento 5Stelle ed è forse una delle misure più attese dai cittadini. Il Reddito di cittadinanzasi prepara a diventare realtà. La misura è stata presentata con grande enfasi due giorni fa. Però attenzione: ancora non si può presentare nessuna richiesta o domanda. Sarà possibile farlo dal prossimo 6 marzoe le prime erogazioni arriveranno da aprile.

IL SITO

Intanto però chi pensa di poter avere i requisiti per poter accedere al reddito di cittadinanza può usare questo tempo per informarsi. Perché le cose da sapere sono tante, a cominciare dalle procedure da seguire. Per questo, infatti, è stato attivato il sito www.redditodicittadinanza.govche al momento è solo informativo e che dal 6 marzo al 31 marzo sarà anche la piattaforma digitale a cui inviare le domande. Domande che potranno comunque essere presentate anche presso tutti gli uffici postali e i Caf. Sarà l’Inps a verificare i requisiti e subito dopo al beneficiario sarà comunicato quando e in quale postale ritirare la carta.

LA CARD

E’ stata presentata anche la prima card che verrà inviata a chi otterrà il Reddito di cittadinanza. Una card gialla delle Poste Italiane, in tutto e per tutto simile ad una normale card delle poste, senza riferimenti al reddito di cittadinanza per tutelare la privacy del cittadino che ne sta beneficiando. Le prime tessere saranno disponibili da aprile e i soldi verranno caricati ogni mese direttamente lì.

I REQUISITI

Per ottenere il Reddito di cittadinanzai requisiti in breve sono i seguenti: bisogna essere cittadini italiani, europei (o loro familiari titolari di diritto di soggiorno) o lungo soggiornanti e aver risieduto in Italia per almeno 10 anni, di cui gli ultimi 2 in via continuativa; avere un Isee inferiore a 9.360 euro; un patrimonio immobiliare, diverso dalla casa di abitazione, non superiore a 30 mila euro e un patrimonio finanziario non superiore a 10 mila euro (ridotto a 8mila per la coppia e 6 mila per i single), incrementato di 5 mila euro per ogni componente con disabilità e di mille euro per ogni figlio successivo al secondo.

Andando più nel dettaglio, nessun componente del nucleo familiare deve essere intestatario a qualunque titolo o avere piena disponibilità di autoveicoli immatricolati la prima volta nei sei mesi antecedenti la richiesta, ovvero di autoveicoli di cilindrata superiore a 1.600 cc o motoveicoli di cilindrata superiore a 250 cc, immatricolati la prima volta nei due anni antecedenti. Non hanno diritto al Rdc i nuclei familiari che hanno tra i componenti soggetti disoccupati a seguito di dimissioni volontarie nei dodici mesi successivi alla data delle dimissioni, fatte salve le dimissioni per giusta causa.

L’erogazione dura per un periodomassimo di 18 mesi continuativi.È possibile un rinnovo, previa sospensione di un mese. La sospensione non è prevista nel caso della pensione di cittadinanza.

COME SI PUO’ SPENDERE

Oltre all’acquisto di beni e servizi di base, la card consente di effettuare prelievi di contante entro un limite mensile non superiore a 100 euro per i nuclei familiari composti da un singolo individuo (incrementata in base al numero di componenti il nucleo) ed effettuare un bonifico mensile in favore del locatore indicato nel contratto di locazione o dell’intermediario che ha concesso il mutuo.
È vietato l’utilizzo del beneficio per giochi che prevedono vincite in denaro o altre utilità. Ai beneficiari della Carta sono estese le agevolazioni relative alle tariffe elettriche e quelle riguardanti la compensazione per la fornitura di gas naturale riconosciute alle famiglie economicamente svantaggiate.

PERDITA DEL DIRITTO

Si prevede la decadenza dal Reddito di cittadinanza quando uno dei componenti il nucleo familiare:non effettua la dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro;non sottoscrive il Patto per il lavoro ovvero il Patto per l’inclusione sociale;non partecipa, in assenza di giustificato motivo, alle iniziative di carattere formativo o di riqualificazione o ad altra iniziativa di politica attiva o di attivazione;non aderisce ai progetti utili alla collettività, nel caso in cui il comune di residenza li abbia istituiti;non accetta almeno una di tre offerte di lavoro congrue oppure, in caso di rinnovo, non accetta la prima offerta di lavoro congrua;non comunica l’eventuale variazione della condizione occupazionale oppure effettua comunicazioni mendaci producendo un beneficio economico del Reddito di cittadinanza maggiore;non presenta una DSU aggiornata in caso di variazione del nucleo familiare;venga trovato, nel corso delle attività ispettive svolte dalle competenti autorità, intento a svolgere attività di lavoro dipendente, ovvero attività di lavoro autonomo o di impresa, senza averlo comunicato.

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