Referendum contro l'autonomia differenziata, a Messina la raccolta firme

Referendum contro l’autonomia differenziata, a Messina la raccolta firme

Redazione

Referendum contro l’autonomia differenziata, a Messina la raccolta firme

venerdì 19 Luglio 2024 - 14:07

Il Comitato promotore: "Una battaglia traversale contro questo attacco al futuro del sud"

MESSINA – “Referendum contro l’autonomia differenziata. Anche da Messina parte la battaglia per difendere i diritti e il futuro”. Oggi conferenza stampa, nella sede della Uil, del Comitato promotore della raccolta firme. Il Comitato provinciale per il referendum abrogativo della cosiddetta “autonomia differenziata”, con i segretari Cgil e Uil Patti e Tripodi, ha ribadito che si tratta di “una riforma profondamente sbagliata e iniqua, foriera di divisioni sociali e territoriali nel nostro Paese. L’autonomia differenziata colpirà in modo particolare il nostro Mezzogiorno, negandogli prospettive di crescita sociale, occupazionale ed economica. Il risultato finale sarà la fine dell’unità del Paese, in conseguenza di quella che è stata giustamente definita “la secessione dei ricchi”.

Raccolta firme contro l'autonomia differenziata

Hanno sottolineato i promotori: “In mancanza di una precisa individuazione dei Lep (Livelli essenziali di prestazione) e, soprattutto, di un loro adeguato finanziamento, verrà colpito il carattere pubblico e nazionale dell’istruzione, sarà ridimensionato il welfare universalistico, subirà un ennesimo colpo il nostro sistema sanitario, si aprirà la strada, come prevede un disegno di legge della Lega, ai differenziali retributivi per aree territoriali, con reintroduzione delle famigerate “gabbie salariali”. Con l’autonomia differenziata la Regione siciliana, secondo i calcoli della Ragioneria dello Stato, perderà 1,3 miliardi l’anno, con ripercussioni su tutti i servizi essenziali. I Lep peraltro non sono stati ancora determinati, né finanziati. È in gioco il futuro della Sicilia e delle giovani generazioni, per questo è importante abrogare la legge”.

E ancora: “A pagare il prezzo più salato saranno le fasce più deboli e le aree fragili del Paese, con conseguenze negative per la coesione sociale. Questa deve essere una battaglia senza confini e senza steccati politici, una grande battaglia di popolo, di civiltà e di democrazia, in nome dell’Unità del Paese e dei suoi valori costituzionali di solidarietà e di equità”.

I promotori

Ecco a Messina il comitato promotore sul referendum per l’abrogazione della legge sull’Autonomia differenziata: Cgil, Uil, delle associazioni Anpi, Wwf, Libera, Legambiente, Arci, Udu, Legacoop, Uisp, Comunità di Sant’Egidio, Fondazione di Comunità e dei partiti Pd, M5S, Sinistra Italiana, Verdi, Iv, Più Europa, Psi, Prc, Pace Terra Dignità e Gd (Giovani democratici), è stato definito il percorso che vedrà sindacati e associazioni impegnati nella raccolta delle firme per il referendum.
Il comitato provinciale è “aperto alle nuove adesioni di altri soggetti e realtà associative, politiche e culturali, del territorio, nonché di singole personalità”.

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4 commenti

  1. …….siete RIDICOLI ed IPOCRITI……siete i NO a TUTTO…….prima SPUTATE nel piatto dove mangiate,cioè Roma,ed ora temete l’autonomia differenziata !!!!! Avete fatto di tutto perché accadesse ciò…….avete fatto ROVINARE la vostra Sicilia da chi,sinora,la ha governata SENZA la minima reazione da parte vostra……ARRANGIATEVI !!!!!

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  2. Xché commento i nordici alla fine hanno vinto con l’appoggio dei traditori del sud, che saranno bastonati per primi.

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  3. Per quanto questa legge sull’autonomia differenziata faccia abbondantemente schifo, bisogna essere consapevoli che si tratta di una battaglia estremamente difficile.
    Purtroppo l’astensionismo sui referendum ormai si è cronicizzato ed ha raggiunto livelli altissimi.
    Tra l’altro anche le altre tornate elettorali hanno visto tassi di astensione significativi, per cui servirà una grande mobilitazione non solo dai partiti classici, nei confronti dei quali recuperare la disaffezione è cosa ardua, quanto da tutte le componenti della società civile che possano sensibilizzare soprattutto il meridione al tema.
    Il voto delle regioni settentrionali è già bello e andato nelle mani dei leghisti, pronti ad andare al mare, la competizione sembrerebbe persa in partenza, ma è necessario provarci lo stesso, a meno di non trovare migliori e più efficaci soluzioni alternative, che al momento non riesco a intravedere.
    A proposito, per completezza di informazione, potreste anche indicare date e luoghi in cui si potrà firmare?
    Grazie

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  4. Gent mo Andrea…….lei ha centrato IN PIENO il problema……la colpa di tutto ciò è UNICAMENTE del NON esercitare il Diritto del voto da parte della Maggioranza degli aventi diritto in Sicilia……sono ORMAI usi ad essere ASSISTITI passivamente e RAGGIRATI e DEPREDATI da chi si alterna alla Governance della Sicilia stessa……NON se la prenda se penso che in fondo se lo siano MERITATO……DISTINTI SALUTI

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