Oggi a piazza Casa Pia stand informativi durante il mercatino biologico. Le ragioni dei “sì” secondo il presidente peloritano Santina Fuschi
«Il 12 e 13 giugno, anche a Messina abbiamo un risultato importante da ottenere: il quorum per il referendum abrogativo. Cogliamo l’invito di politici, artisti, ambientalisti, cittadini qualunque, uomini di cultura. Corriamo alle sedi elettorali per dire “4 SI” alla democrazia, per dare credito alla volontà del popolo». Così Legambiente Messina prosegue nella sua campagna di sensibilizzazione in vista del referendum. Campagna che proseguirà oggi a piazza Casa Pia, quando durante il consueto mercato del biologico, si continuerà sulla strada dell’informazione e del coinvolgimento della città.
«Abroghiamo l’art. 23 bis della legge 133/2008 che vuole affidare la gestione del servizio idrico a privati – l’invito di Santina Fuschi, presidente di Legambiente Messina – e l’’art. 154 del Decreto Legislativo n. 152/2006 (c.d. Codice dell’Ambiente), per evitare che le aziende affidatarie ne traggano profitto. In questi anni di lotta abbiamo assistito al fallimento della gestione privata dell’acqua, ai disastri ambientali, ai drammatici risvegli della natura, chiaro segno che non è possibile controllare i fenomeni naturali. Gi uomini sognano di assoggettare la natura, e la natura si scatena. Stiamo abusando troppo…troppe le vittime della modernità, della globalizzazione, della mercificazione di qualunque cosa che ci circonda. Dimentichiamo che siamo solo abitanti di passaggio in questo pianeta e che dopo di noi ci saranno altri “abitanti”. Votare si all’abrogazione della costruzione delle centrali nucleari in nome della salute e della sicurezza anche se siamo circondati da paesi nuclearizzati. La distanza è importante ai fini della sorgente della fonte delle radiazioni in caso di incidente nucleare. Idem per le scorie…il più irrisolto dei problemi. Anche la convenienza economica è smentita dalle stime più recenti fatte negli Stati Uniti che dimostrano che al 2020 il costo del kilowattora nucleare da nuovi impianti sarà maggiore del 75% rispetto a quello del gas e del 27% rispetto all’eolico. Tutto a carico dei contribuenti. Dobbiamo investire e lavorare a spron battuto sulle fonti alternative, continuare con gli studi per migliorare il solare, l’eolico, renderlo più accessibile e contemporaneamente non impattare l’ambiente in modo aggressivo».
«In ultimo – conclude la Fuschi – il meno “ambientalista” dei quesiti referendari, il quarto che ci pone dinanzi all’annoso problema del legittimo impedimento, fonte di disuguaglianze sociali tra cittadini uguali davanti alla legge. Legambiente Messina è impegnata oggi per il raggiungimento del quorum, come ieri, lo era per la raccolta di firme, i banchetti di informazione al pubblico».