Il comitato "Per salvare la baia di Naxos", presieduto da Giuseppe Leotta, sta organizzando assieme al capogruppo consiliare d'opposizione, Alessandro Costantino, due sit-in per sensibilizzare i cittadini a votare "sì" al referendum del 17 aprile prossimo.
Votare “sì” per raggiungere il quorum ed evitare le trivellazioni nel Mar Mediterraneo. È questa l’intenzione del neonato comitato di Giardini, “Per salvare la baia di Naxos”, che nel corso delle prossime settimane porterà avanti operazioni di sensibilizzazione per arrivare, alla fine, all’abrogazione della norma che permette alle società petrolifere di estrarre gas e petrolio entro le 12 miglia marine dalle coste italiane, senza limiti di tempo. Il presidente del nuovo organismo, Giuseppe Leotta, si ritroverà infatti in piazza, il 3 ed il 10 aprile prossimi, assieme ai componenti dell’associazione “Idee in movimento” (da lui presieduta) e al capogruppo di minoranza in Consiglio comunale, Alessandro Costantino, per indurre la cittadinanza a votare per il “sì” al referendum del 17 aprile. E lo faranno grazie alla presentazione di una richiesta di occupazione di suolo pubblico in cui, nel corso delle due domeniche, si allestiranno gazebo dove i membri del comitato distribuiranno materiale pubblicitario per informare al riguardo. In merito ai contenuti della consultazione, il comitato ha aggiunto che “l'aumento delle estrazioni di gas e petrolio nei nostri mari non è in alcun modo direttamente collegato al soddisfacimento del fabbisogno energetico nazionale”. “Gli idrocarburi presenti in Italia – hanno scritto ancora – appartengono al patrimonio dello Stato, ma lo Stato dà in concessione a società private (per lo più straniere) la possibilità di sfruttare i giacimenti esistenti. Questo significa che le imprese private divengono proprietarie di ciò che viene estratto e possono disporne come meglio credano: portarlo via o magari rivendercelo”. E a tal proposito il gruppo d’opposizione consiliare, “Giardini Naxos Bene Comune”, ha presentato nelle scorse ore un’interrogazione, all’indirizzo del sindaco Nello Lo Turco e di tutta l’Amministrazione, per capire se e quale posizione politica intendano assumere sul referendum e se sono intenzionati ad impegnarsi per aumentarne la copertura mediatica tramite iniziative pubblicitarie aggiuntive rispetto a quelle già poste in essere”. Una questione di fondamentale importanza, visto che, nel dicembre scorso, l’Italia ha partecipato, a Parigi, alla Conferenza ONU sui cambiamenti climatici, impegnandosi, assieme ad altri 185 Paesi, a contenere il riscaldamento globale entro 1,5 gradi centigradi e a seguire la strada della decarbonizzazione.
Enrico Scandurra