La Filcams Cgil torna ad attaccare l'amministrazione Accorinti sulla gestione del servizio di mensa scolastica.Il sindacato fa presente come non è stato predisposto un bando di gara che garantirà la serena prosecuzione del servizio per tutto il 2015, a settembre ci ritroveremo al punto di partenza.
Servizio ancora una volta precario, poche certezze per i lavoratori e pochissime garanzie per famiglie e bambini. Ad attirare l’attenzione della Filcams-Cgil è ancora una volta il servizio mensa nelle scuole messinesi, servizio che fin dall’insediamento della giunta Accorinti non ha avuto un momento di pace. Alla luce del nuovo bando di refezione scolastica del Comune di Messina, il sindacato torna ad evidenziare una serie di problemi che alla fine si traducono nella mancanza di capacità di programmazione e gestione di un servizio che ancora una volta funzionerà a puntate.
Il sindacato fa presente come non è stato predisposto un bando di gara che garantirà la serena prosecuzione del servizio per tutto il 2015, così come promesso. Il nuovo bando di gara prevede la continuità dello stesso per soli 63 giorni. Quindi semplicemente per la sola conclusione dell’anno scolastico 2014\2015.
“Così facendo – osservano gli esponenti della Filcams provinciale, il segretario Carmelo Garufi e Francesco Lucchesi – a settembre 2015 ci ritroveremo punto e a capo con un servizio essenziale non ancora predisposto, con decine di persone senza stipendio e con centinaia di famiglie senza la possibilità di usufruire del tempo pieno”. La Filcams evidenzia con forza come ancora da parte del Comune non sia stata predisposta una procedura per garantire la stabilità del servizio: “L’Amministrazione persevera nel predisporre bandi di gara che hanno un arco temporale di pochi giorni piuttosto che annuali o biennali che possano dare maggiori garanzie come chiesto dal sindacato in più sedi”.
“Un bando di gara che predispone il servizio per pochi giorni – denuncia la Filcams – non garantisce la continuità occupazionale dei cento addetti impiegati e non dà la possibilità, a chi il servizio se lo aggiudica, di apportare migliorie. Oltre a tutto ciò i criteri di aggiudicazione prevedono, come finora fatto, il prezzo più basso scaricando sul personale ipotetici ribassi che le ditte che concorreranno faranno per aggiudicarsi il servizio. Nello stesso bando di gara non è prevista alcuna clausola per la salvaguardia occupazionale del personale precedentemente impegnato creando ulteriore incertezza nei lavoratori”.
“Il perdurare di questo atteggiamento da parte dell’Amministrazione comunale – sottolineano Garufi e Lucchesi – non tiene conto delle esigenze dei soggetti più deboli, bambini e lavoratori precari”.
“Auspichiamo – aggiungono – che si possa cambiare rotta prima dell’inizio dell’anno scolastico 2015\2016 e che a settembre 2015 non si debba ricominciare nuovamente questo iter interminabile dei bandi per pochi giorni e delle continue proroghe”.