La squadra esclusa dal campionato di serie B per i debiti che la società annuncia di aver saldato. Si profila un nuovo ricorso, annunciato dal club
REGGIO CALABRIA – E’ un’estate rovente a Reggio Calabria, non per le temperature ma per la situazione che sta tenendo con il fiato sospeso tutti i tifosi amaranto. Una escalation di colpi di scena che inizia con la prima bomba: l’esclusione dal campionato di serie B per i debiti con l’erario, il colpo di coda della società che non solo procede al ricorso, ma annuncia ufficialmente di aver saldato i debiti in anticipo; non solo a questo segue dopo qualche ora dopo qualche anche la comunicazione ufficiale della cessione ad una nuova proprietà: la società inglese Guild Capital.
E i tifosi come tutti i reggini avevano sperato davvero in un finale vinto ai tempi supplementari, ma nulla di fatto, poche ore fa l’annuncio che nessuno avrebbe mai voluto leggere: la FIGC non ammette il ricorso della Reggina. I calabresi, che ieri avevano annunciato il cambio di proprietà sono stati esclusi per irregolarità legate a delle pendenze non saldate.
Adesso la Reggina ha 48 ore di tempo per fare ricorso al Collegio di garanzia dello sport (possibile udienza il 20-21 luglio, mentre il 2 agosto è la data fissata per l’eventuale udienza al Tar). Dopo i tempi supplementari tocca vincere ai reggini ai calci di rigore. Non a caso, dopo alcune ore dalla notizia, la società ha comunicato che “porterà avanti le ragioni del club nelle successive fasi di giudizio”.
E’ ora di finirla con i ladri del nord.
Mentre con i mafiosi del sud quando la finiamo?