I tecnici e gli agronomi, hanno già individuato il migliore sistema per rimuovere, in sicurezza la vernice impressa sui tronchi
REGGIO CALABRIA – Per il consigliere comunale delegato a Parchi e Giardini, Massimiliano Merenda, “l’imbrattamento degli alberi all’interno del giardino storico della Villa Comunale è un fatto deprecabile che deturpa l’ambiente, ma offende, soprattutto, la coscienza di tutti i cittadini. Con questo gesto di cè stata colpita l’intera città”.
“Nel momento in cui operiamo una sistematica, capillare, giornaliera e ordinata manutenzione della Villa comunale – ha detto Merenda – ecco che arriva, puntuale, il protagonismo dei soliti idioti. Confidiamo che le telecamere di videosorveglianza possano dare presto un volto a chi calpesta i più basilari principi di rispetto e senso civico”. Secondo il consigliere comunale “non bisogna sottovalutare la portata di un’azione che, nella sua banalità, rappresenta un vero e proprio affronto verso gli sforzi di quanti, giornalmente, si prodigano per la crescita sociale e civile del nostro territorio“.
“Non è una goliardata – ha affermato – ma un fatto insensato e vile che va biasimato e punito per come merita. I tecnici e gli agronomi del settore Ambiente del Comune, cui va il mio ringraziamento, hanno già individuato il migliore sistema da utilizzare per rimuovere, in sicurezza e tutela degli alberi, la vernice impressa sui tronchi e, nelle prossime ore, interverranno per ripulire le parti vandalizzate. Ad ogni modo, l’amministrazione prosegue nel suo cammino di recupero del polmone verde che impreziosisce il centro cittadino”.
“La Villa comunale – ha concluso Massimiliano Merenda – rappresenta un bene supremo e, grazie al lavoro del sindaco Giuseppe Falcomatà e dell’intero esecutivo, tornerà presto a risplendere della luce che più le appartiene. Il progetto di riqualificazione complessiva, infatti, consentirà alle famiglie di vivere completamente l’esperienza di un parco urbano che insiste nel cuore di Reggio e che, per storia, tradizione e qualità delle piante che vi trovano dimora, è un punto di riferimento essenziale di cui la comunità non può fare a meno”.