Esternate le perplessità di Fiamma tricolore e Ancora Italia Calabria: «Allla fine, coperte solo 20 delle 42 posizioni previste. Occorreva fare i concorsi»
REGGIO CALABRIA – Magari non ci saranno state deviazioni dal tracciato della legalità; ma le assunzioni al Comune di Reggio Calabria secondo Fiamma tricolore e Ancora Italia Calabria rappresentano comunque un flop.
Coperta neanche la metà dei posti previsti
«Salti mortali, capriole, note stampa, graduatorie da comuni sconosciuti e semidisabitati ed alla fine – scrivono i rispettivi portavoce Peppe Minnella e Peppe Modafferi – anziché creare nuovi posti di lavoro per i giovani reggini, il Comune di Reggio Calabria riesce a ricoprire appena 20 dei 42 posti previsti dal piano del fabbisogno del personale 2021-2023. Un enorme peccato ed una ennesima occasione sprecata se consideriamo che il nostro comune, essendo in fase di riequilibrio finanziario, aveva ottenuto in data 17 novembre l’autorizzazione dalla Cosfel (Commissione per la stabilità finanziaria degli Enti locali) alle assunzioni riportate nel piano del fabbisogno per il 2021».
«Perso tempo per provare a inserire i politici»
«Alla fine, per tentare di accontentare un assessore e altri personaggi politici presenti in queste graduatorie – così Modafferi e Minnella -, si è finito per perdere tempo e ben 22 nuovi posti di lavoro acuendo così le difficoltà di un comune che già da tempo sbandiera ai quattro venti le proprie carenze in organico salvo poi avere comportamenti simili. E a nulla servono le “farfuglierie” del facente finzioni rispetto ai tempi esigui per dare vita a una procedura concorsuale in quanto l’iter comunale per il soddisfacimento del fabbisogno del personale parte con la delibera n.83 del 26 aprile 2021, ben otto mesi prima, quando c’era tutto il tempo per avviare ed espletare, come in ogni luogo che si rispetti, un regolare concorso pubblico».
Fiamma & Ancora Italia: occorrevano i concorsi
Stando ai due esponenti politici autori, nelle settimane scorse, di una forte denuncia politica sul tema, «persino l’ex dirigente del settore, la dottoressa Stracuzza, con la quale abbiamo avuto un colloquio chiarificatore al telefono circa la liceità delle procedure utilizzate, crediamo non sia un peccato rivelarlo, ci ha confermato che anche secondo lei la via da privilegiare, in questi casi riguardanti non uno ma numerosi posti di lavoro, dovrebbe sempre essere quella dei concorsi pubblici ma un’amministrazione, aggiungiamo noi, attenta solo ai bisogni privatistici di determinati personaggi e partiti politici, ha ancora una volta scelto una strada diversa da quella che rappresenta gli interessi dei cittadini di Reggio Calabria, pronta come sempre a calpestare un’intera comunità e a violentare il significato di legalità e trasparenza dell’azione amministrativa».