Anche quest'anno una rappresentanza del PSI ha scelto di deporre presso la stele un fascio di fiori nel ricordo di un eroe antifascista.
10 giugno 1924 il Deputato Giacomo Matteotti viene rapito sul Lungotevere Arnaldo da Brescia, per essere ucciso e fatto scomparire. Accade dieci giorni dopo il suo intervento di denunzia (30 maggio 1924) dei brogli elettorali fascisti. Anche quest’anno, come ogni anno, una rappresentanza del PSI ha scelto di deporre presso la stele, posta sul lungomare Falcomatà, un fascio di fiori nel ricordo di un eroe antifascista.
Il lascito di Matteotti
Presenti alla breve cerimonia il segretario provinciale del PSI Giovanni Milana, l’assessore Irene Calabrò, Antonio Ruvolo, Fortunato Vazzana, Antonio Briganti, Ercole Nucera, Mimmo Musolino e il fondatore dell’ANPI a Reggio Calabria, Sandro Vitale. “Il messaggio più importante che ci ha lasciato Giacomo Matteotti è che tutte le forze devono ispirarsi a principi di democrazia e di comune senso civico senza prevaricazione. I partiti non possono stare a guardare, ma devono riuscire a comprendere che il fronte comune è l’unica possibilità. Lo reputo un messaggio molto forte e e attuale, importante per una riflessione comune nel pieno rispetto della libertà.” dichiara Milana.
Significati attuali
“E’ un rito che rinnoviamo ogni anno. Naturalmente per il senso evocativo del gesto, ma è anche il ricordo del sacrificio di chi ha portato avanti ideali pagando con la propria vita il prezzo. Vogliamo attualizzare questo sacrifico con l’esperienza che vivono oggi molti amministratori. I sacrifici e le battaglie che sicuramente sono diverse, ma hanno comunque un filo conduttore” conclude l’assessore Irene Calabrò.