A firmare il decreto di archiviazione è stato il Gip di Reggio Calabria, Domenico Santoro.
Archiviazione definitiva per il carabiniere messinese Francesco Biondo, il poliziotto Nicola Spurio, Maria Spanò ed Emilio Andaloro, quattro degli indagati eccellenti della maxi inchiesta “Aste Fallimentari” scattata lo scorso anno per mano della Procura di Reggio Calabria.
L’inchiesta, che contava all’inizio sette indagati, aveva messo in luce la presunta mala gestione di alcune aste bandite dalla sezione fallimentare di Messina. A spiccare tra i nomi degli iscritti al registro degli indagati, oltre ai quattro oggi archiviati, vi erano il magistrato Giuseppe Minutoli, l’ex direttore della Dia Letterio Romeo e l’imprenditore del settore Food&Beverage Giuseppe Colosi. Alla chiusura delle indagini, l’ipotesi rimasta per loro era di corruzione aggravata in concorso, mentre già veniva stralciata, con richiesta di archiviazione, la posizione per Biondo, Spurio, Spanò e Andaloro.
A firmare il decreto di archiviazione è stato il Gip di Reggio Calabria, Domenico Santoro, cui spetterà adesso anche il compito di giudicare gli altri tre indagati. Anche per loro alcune ipotesi di reato erano cadute “in corso d’opera”, rimanendo in piedi solo quella di corruzione aggravata in concorso.