Questi interventi devono comprendere pure gli “irregolari” perché l’emergenza non fa distinzioni e vale per tutti
“Sarà di oltre 4,5 milioni di euro il fondo che il Governo ha riservato ai Comuni della Città Metropolitana di Reggio Calabria per il fabbisogno delle persone che, in questo periodo di particolare emergenza, vivono una situazione di difficoltà economica. Ovvero, quasi il 30% della somma complessiva riservata alla nostra regione”. Lo annuncia il sindaco Giuseppe Falcomatà che, in una nota stampa, spiega: “Di questi, al Comune capoluogo, Reggio Calabria, andranno circa 1,4 milioni che consentiranno, alle persone indigenti, di acquistare generi alimentari e di prima necessità. In queste ore, dunque, il settore dei Servizi sociali sta lavorando per allargare al massimo la platea degli aventi diritto ad una misura straordinaria che durerà 15 giorni.
Noi – ha detto Falcomatà – abbiamo contezza della mappa del bisogno, ovvero delle situazioni che normalmente rientrano nei servizi di assistenza, ma dobbiamo e vogliamo fare qualcosa in più. Ci sono reggini, infatti, entrati in stato di necessità a causa dell’emergenza coronavirus perdendo, di fatto, il lavoro. Loro, ovviamente, devono avere accesso alle somme disponibili. Allo stesso modo – ha aggiunto il sindaco – vi devono poter contare anche quei lavoratori che, fino ad oggi, hanno svolto le loro mansioni senza un regolare contratto e, quindi, non sono percettori di ammortizzatori sociali.
Ecco, questi interventi devono comprendere pure gli “irregolari” perché l’emergenza non fa distinzioni e vale per tutti». Il sindaco si è, quindi, soffermato sull’azione cosiddetta “Spesa sospesa” che riguarda i cittadini di Reggio: In questa settimana ci concentreremo su questo progetto di supporto allo straordinario lavoro che, già dal 5 marzo scorso, sta portando avanti la rete solidale della nostra città costituita da Banco alimentare, Caritas, Croce Rossa e Protezione Civile. Chi vorrà, in alcuni supermercati del territorio, avrà la possibilità di acquistare qualcosa in più da donare a chi ne avesse bisogno”.
Dario Rondinella