Per le associazioni è necessario trovare una soluzione condivisa
“È andato deserto il bando comunale (RDO N 25400) per le persone senza fissa dimora, finanziato dai fondi Pon Metro e scaduto il 18 maggio scorso È svanita quindi per ora la speranza di un Dormitorio comunale. Con la pandemia in corso le persone senza dimora continuano a vivere sulla strada , in condizioni di estrema precarietà e di pericolo.
I requisiti richiesti dal Bando, quelli finanziari e la disponibilità di una struttura abitativa a norma, non hanno evidentemente reso possibile la partecipazione di nessun ente. Il bando, comunque, ha costituito il primo concreto tentativo del Comune di dotarsi di un importante servizio quale quello del Dormitorio per le persone senza fissa dimora.
La sua redazione, pur seguendo le linee guida del Pon Metro ed offrendo una proposta progettuale, a nostro parere, non ha considerato a sufficienza le caratteristiche delle attività esistenti sul territorio da molti anni, a partire dalle quali si dovrà costruire il Dormitorio pubblico. Molto probabilmente anche i contrasti che si sono sollevati su questo tema non hanno consentito lo sviluppo di una progettualità concertata.
Ma, anche alla luce degli eventi tragici delle scorse settimane, è urgente che il Comune metta in campo una via efficace per arrivare in breve tempo a realizzare un Dormitorio comunale. Pertanto, proponiamo all’Assessora alle politiche sociale, A. Nucera, ed al Dirigente F.G Barreca, di incontrare nei prossimi giorni gli enti del privato sociale che si occupano di accoglienza delle persone senza fissa dimora, per promuovere la pubblicazione, in tempi brevi, di un avviso di istruttoria pubblica finalizzata all’individuazione di soggetti del terzo settore disponibili alla co-progettazione e co-gestione di un progetto di Dormitorio pubblico diffuso.
Nell’incontro potrebbero essere coinvolti anche i diretti interessati all’apertura del servizio ed altri enti che vogliano contribuire allo sviluppo di questo importante servizio pubblico.
È questa la strada seguita con buoni risultati nel 2018 dal Comune di Milano con i fondi Pon inclusione per la redazione di un progetto innovativo e sperimentale denominato “Costruzione di un sistema articolato e differenziato di strutture per l’accoglienza e la residenzialità a favore dei cittadini milanesi senza dimora: dalla bassa soglia all’housing first”.
La strada della co-progettazione e della co-gestione, attivando la responsabilità collettiva intorno a questo progetto, consentirebbe di mettere assieme tutte le forze, le esperienze e le risorse esistenti, quelle del Comune, quelle del privato sociale e degli stessi beneficiari finali, di integrarle, di superare meglio i contrasti e quindi di trovare velocemente una soluzione condivisa, integrata e sostenibile. A nostro parere questo è il modo migliore e più coerente per la costruzione di un bene collettivo quale deve essere un Dormitorio pubblico.
Un bene collettivo che è tale se la sua costruzione è stata quanto più possibile condivisa.Auspichiamo che, nel più breve tempo possibile, anche con l’attuazione di questa proposta, si sviluppino le condizioni per la realizzazione di un Dormitorio comunale diffuso che risponda alle esigenze delle persone senza fissa dimora, i cui diritti primari devono essere garantiti”.
Osservatorio sul disagio abitativo -Un Mondo Di Mondi – Giacomo Marino – Cristina Delfino -CSOA Angelina Cartella- Società dei Territorialisti/e Onlus – Centro Sociale Nuvola Rossa-Comitato Solidarietà Migranti-Reggio Non Tace- Collettiva AutonoMia