L’emergenza pandemica non può e non deve essere un alibi per l’attuale giunta e per la maggioranza che la sostiene
Secondo un vecchio adagio del calcio d’antan, “rigore è quando arbitro fischia”. Ebbene, per il secondo tempo dell’attuale amministrazione comunale reggina, si potrebbe adattare il detto del celebre tecnico
doriano, sottolineando quanto sia velleitario proclamare l’inizio di un secondo tempo senza sancirne l’effettivo avvio attraverso atti amministrativi incisivi rispetto a un tessuto urbano segnato dall’abbandono e dall’incuria né più né meno che nel deludente “primo tempo”.
È per sanzionare simbolicamente l’operato dell’attuale maggioranza di Palazzo San Giorgio tramite fischietti e cartellini gialli, se non addirittura rossi, che La Strada e Riabitare Reggio hanno organizzato perdomani un sit-in in Piazza Italia, dalle ore 10:30 e 12:30.
Nel rispetto delle norme anti-COVID, una rappresentanza dei movimenti, assieme al loro portavoce in Consiglio Comunale Saverio Pazzano, darà voce alle problematiche che affliggono la quotidianità della cittadinanza reggina, assolutamente non rassegnata a vivere in uno spazio urbano indecoroso e degradato, nonché indignata rispetto alla mancanza di trasparenza dell’amministrazione comunale rispetto alle principali vertenze, prima tra tutte l’annosa questione rifiuti legata all’incresciosa vicenda della discarica di Melicuccà.
A ciò si aggiungano le questioni legate alla battaglia per l’acqua pubblica, alle indagini sui presunti brogli elettorali, alla politica culturale lasciata colpevolmente in un cantuccio. L’emergenza pandemica non può e non deve essere un alibi per l’attuale giunta e per la maggioranza che la sostiene: il secondo tempo deve iniziare prima che il pubblico lasci lo stadio per manifesta incapacità della squadra di casa rispetto alle enormi sfide che attendono la nostra comunità.
Ricordiamo dunque l’appuntamento con La Strada e Riabitare Reggio previsto per la mattinata del 13 febbraio 2021: “Il secondo tempo è quando arbitro fischia. Per scuotere l’amministrazione di una città sommersa dai rifiuti e oppressa dalla mancanza di servizi”.