Reggio Calabria. Falcomatà: "Paghiamo anni di inefficienza politica. Priorità alle misure economiche "

Reggio Calabria. Falcomatà: “Paghiamo anni di inefficienza politica. Priorità alle misure economiche “

Elisabetta Marcianò

Reggio Calabria. Falcomatà: “Paghiamo anni di inefficienza politica. Priorità alle misure economiche “

giovedì 05 Novembre 2020 - 08:34

Dopo molte ore di incertezza e di ipotesi, finalmente ieri in tarda serata arriva la notizia direttamente dal premier Conte. La Calabria, Zona Rossa.

Zona Rossa

In conferenza stampa, il premier divide l’Italia in tre zone descrivendo per ognuna le varie restrizioni. Gialla, Arancione e Rossa, queste le suddivisioni fatte e la Calabria rientra nella terza. Dure le reazioni dei politici calabresi che già dalla giornata di ieri si facevano sentire con vari comunicati stampa. Tutti concordi da destra a sinistra nel giudicare questa decisone ingiusta. A preoccupare lo Stato non è tanto il numero elevato dei contagi quanto la difficile situazione sanitaria in cui si trova la Calabria e quindi l’incapacità di sostenere un futuro aumento dei malati. Appunto, uno scarso livello di ospedalizzazione.

Chiusura ingiusta

Anche il sindaco Giuseppe Falcomatà prende una dura posizione contro il provvedimento e ieri, al termine della conferenza stampa “urla” letteralmente la sua indignazione. “Noi calabresi, stiamo pagando anni e anni di inefficienza politica, istituzionale e amministrativa rispetto al settore della sanità. Non è il momento delle polemiche, ma davvero faccio fatica a spiegare alle persone che oggi siamo, di fatto ZONA ROSSA, perché non sono state fatte alcune cose importantissime: misure per contrastare la seconda ondata, previste nei vari decreti, e mai attuate.” dichiara il primo cittadino.

Centro Covid Regionale

“Una fra queste la realizzazione del CENTRO COVID REGIONALE, insieme alle nuove assunzioni, l’arrivo di fondi per risolvere l’emergenza sanitaria e poterci adeguarci. Le 500 unità del personale medico e paramedico perviste per gli ospedali calabresi non sono mai arrivate, anzi, il piano di assunzioni del personale medico del G.O.M. è stato, addirittura, bocciato. Non sono aumentati i 136 posti di terapia intensiva previsti, 134 posti di terapia semi-intensivaincalza il sindaco.

Due settimane

Il paradosso della nostra situazione è che le misure durano 15 giorni. Due settimane per realizzare il centro AC, aumentare le unita mediche e prendere tutte le misure necessarie a farci uscire dalla zona rossa. Siamo chiusi in casa non tanto perché il virus bussa prepotentemente alle nostre porte, anche se il virus c’è e va combattuto. Oggi la regione Calabria viene chiusa per inefficienza di una intera classe politica regionale, ma soprattutto anche per l’inefficienza delle misure nazionali. continua senza mezze misure Falcomatà.

E infine chiede aiuti importanti, aiuti economici seri per risolvere al più presto la situazione di una regione e di una città in ginocchio. “Le ulteriori misure, previste per questa nuova crisi, dovranno essere date in base anche alla suddivisione delle zone. Siamo Zona Rossa. I soldi li dovete dare a noi. E ai sindaci che conoscono il territorio e hanno diritto di parola. Siamo noi che conosciamo i problemi del territorio e i cittadini.” conclude il sindaco.

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