Reggio Calabria. Falcomatà:"evitato il rischio dissesto"

Reggio Calabria. Falcomatà:”evitato il rischio dissesto”

Dario Rondinella

Reggio Calabria. Falcomatà:”evitato il rischio dissesto”

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giovedì 13 Agosto 2020 - 15:57

Abbiamo agito come il buon padre di famiglia

“Il Comune di Reggio Calabria chiude definitivamente i conti con il passato,e soprattutto con il rischio dissesto che avrebbe irrimediabilmente e seriamente condizionato il futuro e lo sviluppo della città”. Lo ha annunciato il sindaco Giuseppe Falcomatà che ha incontrato i giornalisti assieme all’assessore al Bilancio Irene Calabrò.

Un incontro concluso in collegamento skype con il segretario nazionale del Pd Nicola Zingaretti. A rendere possibile la conclusione della vicenda è un contributo di 200 milioni contenuto nel Decreto Agosto, che prevede 100 milioni per quest’anno, e 50 per ciascuno degli anni che seguiranno. “Un risultato che si deve – ha spiegato Falcomatà – al lungo lavoro di interlocuzione condotto in questi anni durante i quali erano due i termini che condizionavano l’agire politico: debito e dissesto.

Abbiamo agito come il buon padre di famiglia, con un approccio politico nella consapevolezza che la dichiarazione di dissesto non avrebbe comportato nessun giovamento per la città, e soprattutto non sarebbe stata certo una vittoria per la città, e considerando gli indici di povertà della nostra città avrebbe comportato, come ha riconosciuto la stessa Corte dei Conti la necessità di ridichiararlo nel giro di due o tre anni”.

“Si tratta di nuova liquidità – ha detto ancora il sindaco – svincolata per le casse comunali che libera energia senza produrre nuovo indebitamento che ci permetterà di fare quello che finora avevamo difficoltà a fare”. Nel dispositivo ci sarà anche la sospensione delle procedure esecutive.

“Circostanza che rendeva impossibile – ha ricordato il sindaco – di rispettare l’ordine cronologico dei fornitori”. Un’ultima considerazione ha riguardato anche il debito idropotabile del Comune di Reggio Calabria, maturato dal 1981 al 2006, che non era mai stato riconosciuto, che grazie ad una interlocuzione con la Regione è stato chiuso con una transazione di 60 milioni di euro.

Gli effetti di queste misure si potranno vedere già con il prossimo bilancio preventivo dell’Ente, “che approveremo quanto prima – ha assicurato Falcomatà – ben prima della proroga fissata dal Governo al 31 ottobre 2020”. 

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