Un percorso ricco di incontri, proiezioni, panel di natura culturale e divulgativa, masterclass, laboratori e numerosi ospiti, anche internazionali
REGGIO CALABRIA – Si è conclusa ieri, con la serata finale del “Festival della Colonna sonora”, al Teatro Cilea, la lunga stagione delle rassegne e dei festival sostenuti dalla Calabria Film Commission. Un percorso, all’insegna del claim “Bella come il cinema”, che ha visto susseguirsi, a partire dal 12 luglio, 19 iniziative cinematografiche, ospitate in alcuni dei luoghi più affascinanti e ricchi di cultura della regione, evidenziando ulteriormente il rapporto intenso tra cinema e territorio, che è poi il fulcro dell’azione e l’obiettivo dell’attività della Fondazione. Un percorso ricco di incontri, proiezioni, panel di natura culturale e divulgativa, masterclass, laboratori e numerosi ospiti, anche internazionali, a partire da Richard Gere e John Landis, presenti al “Magna Graecia Film Festival” di Catanzaro.
Un elenco lunghissimo: da Ornella Muti e Toni Servillo, che hanno aperto questo viaggio tra i festival, con la loro presenza al “Lamezia Film Fest”, a – solo per citarne alcuni – Alessandro Preziosi, Anna Galiena, Michele Placido, Isabella Ferrari, Alessandro Haber, Francesco Scianna, Marco Leonardi, Laura Morante, Fabio Mollo, Francesco Di Leva, i poeti Aldo Nove e Michele Caccamo, Giancarlo Giannini, Manetti Bros, Francesco Costabile, Lina Siciliano, Ricky Tognazzi, Enrico Vanzina, Stefano Coletta, Pupi Avati, Stefania Sandrelli, Peppino Mazzotta, Rocco Barbaro…
Tantissimi ospiti, ma anche tanti temi affrontati, nelle opere presentate e negli ambiti trattati dai diversi festival, ognuno con un focus specifico, con la particolarità di analizzare e valorizzare il territorio in cui ogni iniziativa si è svolta, dal Pollino allo Stretto. Oltre ai festival citati, si è passati dai corti e dallo sguardo internazionale de “La Guarimba International Film Fest”, ad Amantea, e del “Pentedattilo Film Festival”, nel suggestivo borgo dell’area jonica reggina, alla novità dello “Stretto Film Festival” di Palmi, dal “Castrovillari Film Festival” al “Calabria Movie International Short Film Festival”, a Crotone, al “Mediterraneo Festival Corto”, a Diamante, all’innovazione al centro dell’”I-fest”, di Castrovillari. E ancora, il waterfront del lungomare che ha ospitato il “Reggio Film Fest”, l’incantevole location di San Nicola Arcella per il “Festival Cinemediterraneo”.
E le seguitissime rassegne, che hanno coinvolto il pubblico di ogni parte della Calabria: “Fuori Campo 3”, con il suo viaggio in alcuni tra i più importanti siti archeologici della regione; la “Rassegna del docufilm di beni culturali della Magna Grecia e dell’archeologia pubblica”, al Castello Normanno di Santa Severina (Crotone); “E io ci sto – Cinema sotto le stelle”, a Crotone; “FilMuzik”, a Gioiosa Jonica; “Borgia Movie”, a Borgia; “Cinalci estate”, a Crotone. Per finire con i due festival appena conclusi, “Magna Graecia Experience”, a Catanzaro, e, appunto, il citato “Festival della Colonna sonora”, unico per il suo particolare rapporto e l’attenzione qualificata alla musica per il cinema.
“Il 2022 – ha dichiarato Anton Giulio Grande, Commissario Straordinario della Calabria Film Commission, dopo aver premiato, ieri sera, sul palco del Teatro Cilea di Reggio Calabria, il compositore Giuliano Taviani – è stato un anno incredibilmente ricco per la Calabria di festival e rassegne non solo cinematografiche, con un lungo percorso iniziato nel mese di luglio e concluso adesso a dicembre. Tredici Festival e sei rassegne che hanno spaziato per tutta la Calabria dal Parco del Pollino fino allo Stretto con proiezioni, dibattiti, incontri, masterclass, appassionando un vasto pubblico in particolare di giovani.
Tante le tappe di questo lunghissimo tour culturale che ha dato modo di scoprire luoghi straordinari. Tanti i personaggi del mondo del cinema che hanno animato le serate calabresi con la loro presenza”. “Una grande occasione per la Calabria – ha concluso Grande – di un importante posizionamento culturale alla scoperta anche della bellezza di quel suo paesaggio così attrattivo per i set cinematografici e delle sue radici storiche e artistiche” .