E intanto il massmediologo ‘arruola’ i killer di Mafia, Camorra e ‘Ndrangheta per il lancio del suo libro
Il giornalista e massmediologo Klaus Davi è stato rinviato a giudizio per diffamazione. In base a quanto comunicato dal legale di fiducia del giornalista, l’avvocato Francesco de Luca (Foro di Vibo) che ha diffuso una nota, Klaus Davi avrebbe offeso – questa è la tesi della Procura di Palmi – in una serie di articoli la persona di Tutino Angelo, nipote di Peppe Pesce, storico boss di Rosarno.
Il giornalista sarà processato perché ‘con più azioni esecutive – si legge ne testo del dispositivo – di un medesimo disegno criminoso, comunicando con più persone, con il mezzo della stampa, offendeva l’onore e la reputazione di Tutino Angelo con delle precise affermazioni attribuendo così al predetto fatti denigratori‘.
La prima udienza è prevista per inizio del 2021. Intanto si apprende che il massmediologo avrebbe ‘arruolato’ alcuni pesi massimi di Camorra, ‘Ndrangheta e Cosa Nostra per il lancio del suo libro edito da Piemme (Mondadori). Top secret l’argomento del volume, ma già si preannunciano infuocate polemiche a seguito di un piano di marketing che sarà sicuramente innovativo e ad effetto.
Nello spot ‘scenderebbero in campo’ tra gli altri Gino Molinetti, Vincenzino Zappia, Francesco Inzerillo, Bernardo Provenzano e Francesco Schiavone. L’uscita del libro è prevista il 24 novembre. Interpellato sull’argomento, Klaus Davi ha preferito non commentare l’indiscrezione.