Ricco anche il programma di Horcynus Festival Reggio Calabria dei prossimi giorni
Dalla Sicilia alla Calabria. Approda a Reggio il reading ispirato alla raccolta poetica in lingua dialettale “Ossa di Crita” di Massimo Barilla, pubblicata a marzo da Mesogea Edizioni, e arricchito dagli interventi musicali originali di Luigi Polimeni. L’evento avrà luogo il 4 settembre, alle ore 21, sulla terrazza di Medinblu.
Nel segno della parola araba “Ghadaan” (“domani”), l’itinerario di cambiamento targato Horcynus Festival Reggio Calabria segnerà una nuova tappa del percorso di dialogo tra le arti e la letteratura. Una contaminazione tra linguaggi sarà al centro del primo evento calabrese dedicato alla raccolta poetica “Ossa di Crita” scritta nella lingua dell’anima e della memoria, il dialetto, con testo italiano a fronte.
«Uno spettacolo animato dal dialogo tra le sonorità del dialetto reggino, elemento per me centrale in quanto tributo al legame ancestrale con la mia terra e all’immaginario che da sempre mi nutre, e il ritmo della musica che conferisce una vitalità ancora diversa alla parola scritta per essere detta e per tracciare forti contaminazioni tra letteratura, teatro e musica», spiega Massimo Barilla, drammaturgo, poeta, sceneggiatore e regista, oltre che direttore artistico per il Teatro dell’Horcynus Festival.
«Il reading costituisce una tappa importante della mia collaborazione ventennale con Massimo Barilla. Affiancare la mia musica alle sue poesie è stata un’esperienza molto interessante che mi ha consentito di lavorare sul ritmo che lui imprime ai suoi versi. In questa occasione ricorrerò anche alla componente musicale elettronica che bene si accosta all’anima libera della poesia di Massimo Barilla», commenta Luigi Polimeni, musicista che con Giacomo Farina condivide la direzione artistica per il Musica dell’Horcynus Festival.
Nel pieno rispetto delle norme antiCovid, che garantiscono sicurezza al pubblico, Horcynus Festival Reggio Calabria continua a proporre un inedito e originale sguardo sul mondo, grazie all’impegno della Fondazione Horcynus Orca e della direzione artistica di Franco Jannuzzi per il Cinema, Massimo Barilla per il Teatro, Giacomo Farina e Luigi Polimeni per la Musica, al cofinanziamento della Regione Calabria e al patrocinio del Comune di Reggio Calabria.
Ricco anche il programma di Horcynus Festival Reggio Calabria dei prossimi giorni. In programma, il 6 settembre alle ore 21 sulla terrazza del Castello Aragonese nell’ambito dell’Estate Reggina, il canto nomade del Glorius Vocal 4et, ensemble al femminile attento ad una ricerca sonora e linguistica, che esplora sette lingue diverse, tra le quali anche il dialetto siciliano.
Il fascino dell’innovazione musicale sarà poi il cuore del progetto di fusione di orchestra di fiati, elettronica, ritmi e canti del Maghreb firmato Fanfara Station, in concerto l’8 settembre alle ore 21:30 al parco Ecolandia. Sarà la coproduzione Horcynus Festival e Mana Chuma Teatro, Compagnia reggina Premio Nazionale Critica 2019, intitolata “Quanto resta della notte”, a chiudere questo ciclo di appuntamenti, il 9 settembre alle ore 21 sulla terrazza del Castello Aragonese, sempre nell’ambito dell’Estate Reggina. Salvatore Arena sarà l’uomo dall’ urlo muto, quieto-inquieto, immobile sulla scena e ancorato ad una quotidianità senza scampo.