Persone senza tetto che cercano rifugi improbabili, luoghi che "prendono" per diritto di sopravvivenza.
Una giornata di sole e un piccolo anticipo di primavera. Gente che passeggia e persone che tentano di vivere come possono. Persone senza tetto che cercano rifugi improbabili, luoghi che “prendono” per diritto di sopravvivenza. E se i luoghi “prescelti” sono nel cuore della città, sono pubblici e dovrebbero essere al servizio del cittadino diventa ancora più sconcertante. E se poi questi luoghi sono anche il simbolo della modernità, della nuova città: vivace, attiva, proiezione di un futuro agognato da decenni allora le domande sono davvero tante.
Il Tapis Roulant
Da giorni il signore (nella foto) dorme all’interno del tratto iniziale del Tapis Roulant, chiuso per problemi tecnici, adiacente la Chiesa di San Giorgio al corso. Ha scelto come riparo la grande scala mobile cittadina che dal lungo mare sale, attraversando la città fino al suo punto più alto. Un’opera che funziona ma ancora incompiuta, nell’ultimo tratto, da decenni. Questo signore ha sistemato coperte, piccole scatole, una sorta di tappeto di carta replicando qualcosa di simile ad un letto e come in una letto toglie le scarpe prima di addormentarsi. Ci interessa capire non perché è lì ma perché resta lì, all’interno di un’opera pubblica tra le più importanti, nell’indifferenza di tutti.
I progetti
Siamo a conoscenza di vari progetti promossi dal comune di Reggio Calabria per i senza tetto. Una struttura in località PietraStorta, annunciata poco prima dell’inverno, ma ancora da completare e un locale presso la Chiesa della Graziella. Struttura, che lo stesso assessore al Welfare Demetrio Delfino aveva dichiarato pronta ad ospitare i clochard della nostra città appena poche settimane fa e che adesso sembra non essere più disponibile.
Dignità
Freddo notturno, fame, disagio e in tutto questo una pandemia in corso. Vicende umane che dovrebbero turbare le coscienze e spingere a trovare il più presto possibile soluzioni concrete e interventi decisi, laddove persistono difficoltà. Nel riguardo di quelle persone che nonostante tutto continuano a togliere le scarpe prima di andare a letto. Un gesto di civiltà e umanità che rende tutto ancora più drammatico e che merita il rispetto e l’urgenza di un intervento serio.