«Più acqua e, soprattutto, di migliore qualità con il collegamento alla diga del Menta. Fondamentale il lavoro del sindaco Falcomatà per lo sblocco di alcuni fondi del Decreto Reggio»
«L’acqua del Menta arriverà anche a Pentimele, Archi e Vito grazie alla riattivazione dei serbatoi già esistenti, ma mai entrati realmente in funzione». L’assessore ai Lavori Pubblici, Giovanni Muraca, commenta l’ok in giunta del progetto definitivo-esecutivo per la ristrutturazione della rete idrica ed il completamento del IV lotto nelle zone dell’area nord cittadina. Un intervento di quasi 1,2 milioni che «consentirà di recuperare il tempo perso negli ultimi decenni e dotare, finalmente, importanti porzioni del
territorio di una risorsa fondamentale».
«Questo – ha spiegato l’assessore – è stato possibile grazie al lavoro di mediazione portato avanti con gli uffici del Ministero; un’operazione fondamentale per raggiungere l’importante obiettivo di sbloccare un segmento essenziale del Decreto Reggio che, oggi, rientra nella
piena disponibilità dei cittadini reggini. La credibilità istituzionale riacquisita dal Comune di Reggio Calabria, dopo l’impasse dovuto al triste periodo successivo allo scioglimento per infiltrazione mafiosa, è stata la chiave di volta per riavviare una partita che rischiavamo di perdere. Merito, dunque, del sindaco Giuseppe Falcomatà che, in questi anni, ha svolto un lavoro puntiglioso che consente alla Città, adesso, di poter riscuotere il grosso credito di prestigio e reputazione fra i Palazzi romani».
«Con questo intervento – ha spiegato – si riattivano i serbatoi di Archi Sant’Antonino, Vito, Pentimele e Gullina e si ottimizzano le condotte fino ad ora solamente realizzate. Inoltre, si efficienta il servizio che garantirà l’approvvigionamento idrico nelle case non più a spinta, ma per caduta. Quindi, più acqua e, soprattutto, di migliore qualità con il collegamento alla
fornitura della diga del Menta. Dunque, importanti e popolosi quartieri della Città si avviano, finalmente, verso la soluzione definitiva di un problema che, negli anni, ha causato non pochi disagi. Finirà, insomma, la “grande sete” anche per loro e, pian piano, si va completando un percorso di portata storica».