Reggio Calabria.Le Mascherine tricolori nuovamente in piazza

Reggio Calabria.Le Mascherine tricolori nuovamente in piazza

Dario Rondinella

Reggio Calabria.Le Mascherine tricolori nuovamente in piazza

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domenica 24 Maggio 2020 - 08:22

Le Mascherine Tricolori sono scese nuovamente in piazza in un flash mob per protestare contro il Governo Conte.

A Reggio Calabria come in altre città d’Italia le “Mascherine Tricolori”, movimento nato da un gruppo su Facebook, sono scese nuovamente in piazza in un flash mob per protestare contro il Governo Conte. Anche ieri, la protesta è iniziata sul lungomare di Reggio Calabria, dopo aver osservato un minuto di silenzio in memoria delle vittime del covid19 e degli imprenditori vittime di questa crisi e la lettura di un documento

“Questa è una manifestazione pacifica, ma determinata. Nel pieno rispetto delle distanze, con la ferma volontà di non mettere a rischio la salute di nessuno. Siamo qui oggi per compiere un atto di libertà, per dimostrare che, nonostante il clima di terrore instaurato, esistono degli italiani che non si arrendono”. “Per ribadire che questa situazione è figlia degli errori di chi governa, non certo dei cittadini, che fino ad oggi si sono comportati in maniera esemplare.

La colpa dell’emergenza sanitaria non è dei cittadini, ma di una politica che in questi anni ha chiuso gli ospedali, ha ridotto i posti in terapia intensiva, ha distrutto la produzione nazionale. Quella stessa politica incapace che ora rischia di farci morire di fame. A quasi tre mesi di distanza dalla chiusura totale, ci sono milioni di italiani che ancora non hanno visto un euro.

Questo è inaccettabile! Siamo stanchi di sentire solo annunci da parte del governo, miliardi su miliardi che però restano solo sulla carta, “potenze di fuoco” che vivono solo nella fantasia di Giuseppe Conte. Milioni di lavoratori ancora non hanno visto i soldi della cassa integrazione in deroga, per non parlare delle centinaia di migliaia di autonomi a cui il bonus Inps non è arrivato! E i finanziamenti alle imprese? La maggior parte degli imprenditori non ha avuto accesso al credito. E il reddito di emergenza per disoccupati e persone in difficoltà? Ancora non si sa se, come e quando arriverà”.

“Ma l’oltraggio più grave questo governo lo ha riservato a chi ha affrontato l’emergenza sanitaria in prima linea. Il bonus di 1000 euro promesso a medici e infermieri è letteralmente scomparso! Non siamo più disposti a tollerare le bugie e il paternalismo di Giuseppe Conte, vogliamo risposte chiare e interventi decisi. Il governo minaccia di “richiudere tutto” se gli italiani non si comporteranno bene. Non siamo dei bambini, è chiaro il tentativo di scaricare sui cittadini la responsabilità delle scelte sbagliate della politica!

Qui le minacce e le promesse non bastano, bisogna letteralmente mettere i soldi in tasca agli italiani per poter ripartire ed evitare la catastrofe economica: gli aiuti servono subito, aspettare i tempi della burocrazia significa morire! I soldi a fondo perduto vanno erogati immediatamente e senza passare per le banche, a livello fiscale serve uno stop alle tasse per tutto il 2020. Invece di regolarizzare 600 mila immigrati e pensare ai bonus per i monopattini, il governo dovrebbe mettere in campo risorse senza precedenti per salvare quei settori, come il turismo e la ristorazione, che rischiano letteralmente di scomparire. Nonostante la fase due, migliaia di attività non hanno riaperto.

Serve il blocco degli affitti, la proroga della cassa integrazione e regole vere, ma che siano chiare e applicabili. E poi vogliamo sapere quale sarà il futuro dei nostri figli, come e quando riapriranno le scuole, se esiste una strategia, uno stanziamento di fondi. Qui si brancola nel buio, mentre il governo pensa solo a rendere perpetua la dittatura sanitaria e la limitazione della libertà, con il prolungamento dello stato d’emergenza fino a dicembre! Noi non siamo disposti ad abbassare la testa! Voi avete deciso che l’Italia deve fallire, che l’Italia deve uscire in ginocchio da questa crisi. Qualcuno vuole milioni di disoccupati e milioni di imprenditori falliti, milioni di famiglie alla fame. Non lo consentiremo. Noi combatteremo per difendere il futuro dell’Italia.

La parola deve tornare al popolo, questo governo deve andare a casa! Nonostante la repressione ei divieti, noi manifesteremo. E’un nostro diritto, ma soprattutto è un nostro dovere. Ribellarsi oggi significa amare la nostra Nazione. Perché la mascherina non è un bavaglio. Viva la libertà! Viva l’Italia!”

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