Reggio Calabria, marocchini minacciano di fare esplodere una bombola di gas a Palmi

Reggio Calabria, marocchini minacciano di fare esplodere una bombola di gas a Palmi

Simone Pizzi

Reggio Calabria, marocchini minacciano di fare esplodere una bombola di gas a Palmi

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lunedì 16 Dicembre 2019 - 12:15

REGGIO CALABRIA, PALMI, CLANDESTINI TENTANO DI FAR ESPLODERE BOMBOLA. ADOTTATI PROVVEDIMENTI DI ESPULSIONE.

Reggio Calabria, 15 dic – Palmi (Rc). Cinque cittadini di origine marocchina, irregolari sul territorio nazionale, sono stati rintracciati dai Carabinieri dopo aver minacciato di far esplodere una bombola.

Momenti di panico nella località costiera della Tonnara di Palmi, dove venerdì sera un gruppo di 5 marocchini ha provocato un allarme tra i residenti del posto che si sono immediatamente riversati per strada quando uno di questi, LAARAKY Mohamed, cl ’87, ha minacciato di far esplodere sul lungomare una bombola di gas che aveva preso nell’abitazione dove, insieme agli altri connazionali, aveva trovato alloggio da pochi giorni grazie alla compiacenza del proprietario della stessa.

Verso le 18:30 LAARAKY, in evidente stato di ebbrezza alcolica, è uscito dall’abitazione con la bombola, minacciando di morte i propri connazionali e tutte le persone presenti, appiccando fuoco con un accendino e provocando una fiammata di circa un metro, notata dai numerosi residenti del popolare rione.

Tra questi i più coraggiosi sono riusciti a strappargli dalle mani la bombola e a chiudere il rubinetto, spegnendo le fiamme. Quando i Carabinieri sono arrivati sul posto, a seguito di una telefonata alla centrale operativa, il LAARAKY è stato tradotto presso la caserma di Palmi, non prima di aver affermato di essere “il prescelto”, dove è stato trattenuto per svolgere gli accertamenti relativi alla regolarità della sua permanenza in Italia e per ricostruire l’esatta dinamica dei fatti.

Nel frattempo anche i coinquilini del LAARAKY, che si erano allontanati dalla Tonnara a bordo di un’auto, sono stati fermati dai Carabinieri e trattenuti nella caserma di Palmi per i relativi accertamenti.

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