Reggio Calabria, 'Ndrangheta, ritrovato un "arsenale di guerra": un arresto

Reggio Calabria, ‘Ndrangheta, ritrovato un “arsenale di guerra”: un arresto

Simone Pizzi

Reggio Calabria, ‘Ndrangheta, ritrovato un “arsenale di guerra”: un arresto

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giovedì 12 Dicembre 2019 - 06:38

REGGIO CALABRIA, I CARABINIERI RITROVANO UN ARSENALE DA GUERRA: TRITOLO E MATERIALE ESPLODENTE CHE AVREBBE POTUTO DISTRUGGERE UN INTERO PALAZZO.

Reggio Calabria, 12 dic – E’ stato sorpreso con un arsenale da guerra: per questo motivo, i Carabinieri della Compagnia di Reggio Calabria, ieri pomeriggio, hanno arrestato Domenico GATTUSO, 47enne, reggino. L’uomo è già stato a suo tempo condannato per favoreggiamento della latitanza di Vincenzo Ficara, noto esponente dell’omonima cosca, catturato in provincia di Macerata nel giugno del 2006 dai Carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Calabria.

Scoperte molte armi in un casolare


In particolare, i Carabinieri, durante un controllo alle zone rurali del capoluogo reggino, hanno deciso di perquisire un casolare di Rosario Valanidi (RC), trovando una pistola con matricola punzonata, una doppietta, con canne e calciolo tagliati, due fucili a pompa con segni distintivi abrasi, una mitraglietta di fabbricazione artigianale cal. 9, un fucile semiautomatico cal. 12 con matricola punzonata, un fucile senza marca cal. 32, oltre 3.500 cartucce di vario calibro.

Trovato esplosivo in grado di distruggere un palazzo


Ma è all’interno di alcuni contenitori di plastica, a sembianza di innocui bidoni e tubazioni che i militari dell’Arma di Reggio e gli specialisti dei Cacciatori di Calabria hanno effettuato il ritrovamento più eclatante:
una bomba a mano, 2kg di tritolo, 1 kg di plastico, 1 kg di polvere da sparo e diverse divise appartenenti al corpo dei vigili del fuoco.


L’esplosivo, ad alto potenziale, per tipologia e quantitativo, è idoneo a distruggere un intero palazzo, potendo causare danni ingenti alle abitazioni circostanti. Il tritolo e il plastico ritrovato, infatti, sono esplosivi di tipo militare, non reperibili in commercio, mentre la bomba a mano ritrovata dai militari dell’Arma, proveniente dall’ex Jugoslavia, conferma la capacità della criminalità reggina di approvvigionamento di armi micidiali su canali internazionali.

L’attività di prevenzione dei Carabinieri


La sicurezza dei cittadini, si conferma, dunque, al centro dell’azione dell’Arma. Con questo primario obiettivo i Carabinieri, grazie anche al corpo speciale del “Cacciatori Calabria”, svolgono una capillare attività di prevenzione. Questo lavoro viene realizzato soprattutto nelle zone rurali aspromontane, attraverso un’articolata organizzazione, composta da oltre 90 Stazioni sul territorio e Reparti radiomobili di pronti intervento.

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