Le Indagini sono state condotte dal Nucleo polizia valutaria della Gdf e coordinate da Dda reggina
Beni mobili e immobili per otto milioni di euro sono stati confiscati dal Nucleo speciale polizia valutaria della Guardia di finanza di Roma, con il coordinamento della Procura di Reggio Calabria all’imprenditore P. A., detto Daniele, di 50 anni, sorvegliato speciale con obbloigo di soggiorno, ritenuto contiguo alle cosche di ‘ndrangheta degli Iamonte di Melito Porto Salvo e Piromalli di Gioia Tauro.
Il provvedimento è stato disposto dalla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Reggio Calabria. Dalle indagini della finanza è emerso che l’imprenditore era, da tempo, in affari con la ‘ndrangheta, avendo avviato e accresciuto le proprie attività grazie alla contiguità funzionale e agli appoggi delle predette cosche, egemoni nelle rispettive aree di influenza.
La confisca di beni ha riguardato il compendio aziendale di diverse imprese, quote societarie, immobili, autoveicoli e rapporti finanziari