Era la prima volta che Andrea Manzi si cimentava nel difficile tracciato di 6,2 chilometri
Andrea Manzi, della Canottieri Napoli, si è aggiudicato la 56ma Edizione della Traversata dello Stretto di Messina. 48’44” 09 il suo tempo. A 4″ di distacco Marcello Guidi, delle Fiamme Oro Napoli, e a 6″ Emanuele Russo del Circolo Nautico Posillipo.
Era la prima volta che Andrea Manzi si cimentava nel difficile tracciato di 6,2 chilometri che da Capo Peloro attraversa lo Stretto e poi sotto costa termina sul molo del nuovo porticciolo turistico di Cannitello. Manzi, ben guidato, ha saputo sfruttare, al momento della partenza, la prevalente corrente calante di quei minuti.
Arrivo allo sprint con solo qualche bracciata di vantaggio sugli avversari. “Mi avevano parlato delle infide correnti dello Stretto, ma una cosa è parlarne, e un’altra e affrontarle dal vivo” spiega Manzi, felicissimo per questa impresa che lo incorona “re dello traversata dello Stretto” per il 2020.
“Lo Stretto – aggiunge – è tutta un’altra cosa. Siamo abituati a gareggiare nei laghi, nei bacini, in punti dove il mare è piatto. Devo ringraziare il barcaiolo che mi ha guidato facendomi imboccare le correnti giuste”. Prima fra le donne la fiorentina Ginevra Taddeucci, della Canottieri Napoli. Anche lei, per la prima volta a sfidare lo Stretto: “Non immaginavo nulla di tutto questo.
I miei compagni di squadra che l’avevano già fatto, me ne avevano parlato. Sono contenta per questa vittoria. Sicuramente ci sarò anche il prossimo anno”. Seconda Giulia Gabrielleschi, della canottieri Napoli, a seguire Sofie Callo della Rari Nantes La Spezia. Ha vinto l’agonismo, ma soprattutto l’esperienza degli esperti barcaioli cui si sono affidati gli atleti.
La Canottieri Napoli si conferma la vincitrice assoluta di questa edizione con due primi posti tra uomini e donne. Soddisfatto per la riuscita della manifestazione Mimmo Pellegrino del Centro Nuoto Sub Villa San Giovanni.
“L’elite del nuoto di fondo mondiale – dice – ha onorato, anche quest’anno, la classica considerata il monumento del nuoto di fondo. Abbiamo l’onore di aver fatto da apripista del dopo-covid-19. Abbiamo applicato alla lettera i protocolli di gestione stabiliti dalla Fin. E’ stato un esempio positivo, sul piano organizzativo partito dal nostro territorio”.