Reggio Calabria, operazione "selfie" estradizione per uno degli indagati.

Reggio Calabria, operazione “selfie” estradizione per uno degli indagati.

Autore Esterno

Reggio Calabria, operazione “selfie” estradizione per uno degli indagati.

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martedì 18 Giugno 2019 - 15:58

Reggio Calabria, continua l'operazione "Selfie" dei carabinieri: ottenuta l'estradizione per uno degli indagati

Reggio Calabria, 18 giu. – Poco dopo le 13:45 di oggi, all’aeroporto di Fiumicino, è giunto dalla Germania CARABETTA Michele cl. ’92, arrestato il 31 maggio scorso nella cittadina tedesca di Eisenach. Formalità ultimate ed estradizione compiuta – curata direttamente dal Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia (SCIP) – per il 27enne originario di San Luca, indagato nell’operazione “Selfie” e destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per associazione finalizzata al traffico di stupefacenti emessa dal Tribunale di Reggio Calabria – Ufficio del Giudice per le Indagini Preliminari su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia reggina.


Il provvedimento in esecuzione – notificato dalla Polaria di Fiumicino – era stato emesso all’esito della complessa attività d’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Reggio Calabria, diretta dal Procuratore dott. Giovanni Bombardieri, condotta dai Carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Calabria e dai militari dello Squadrone Eliportato Cacciatori “Calabria”, con il contributo in fase esecutiva dei colleghi del BundesKriminalAmt (BKA), e aveva coinvolto CARABETTA insieme ad altre 27 persone, tutte destinatarie della custodia in carcere o ai domiciliari.


Le indagini avevano accertato l’esistenza di un’associazione per delinquere dedita principalmente alla gestione di una filiera produttiva di marijuana, al trasferimento e alla sua commercializzazione nelle piazze di spaccio romane e pontine. All’interno del sodalizio CARABETTA, oltre ad essersi dedicato materialmente alla coltivazione di marijuana, aveva svolto il ruolo di intermediario dal luogo individuato per la produzione al territorio laziale, preparando e stoccando lo stupefacente in Calabria nei luoghi di deposito e negoziando direttamente con i corrieri insieme a suo cugino PIZZATA Marco, anch’egli destinatario della misura e tratto in arresto il 31 maggio scorso.
Espletate le formalità, il giovane sanluchese è stato condotto presso la Casa Circondariale di Rebibbia.

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