"Dopo due mesi esatti dal sit-in di fronte al Palazzetto di Pentimele nulla è cambiato per la Viola e le altre squadre reggine"
Spesso sono i primi a “fregiarsi” delle vittorie sportive cittadine, o a presentarsi come “primi tifosi” durante le partite di cartello delle squadre della città. Tuttavia, nei momenti di difficoltà, l’Amministrazione Comunale di Reggio Calabria spesso si dimentica del proprio ruolo di tutela del contesto socio-sportivo. “Raccogliere senza seminare” sembra il motto di Falcomatà e compagni, laddove sarebbe estremamente semplice dare una mano, e magari rispettare una promessa.
La proposta
Due mesi fa ho proposto all’Amministrazione la cancellazione delle quote per il PalaCalafiore relative al 2020 e al 2021, quantomeno fino a quando le società non avranno l’apporto economico generato dal ticketing e per lo
meno a parole, la problematica sembrava aver mosso le coscienze del Sindaco e della giunta. Nulla però si è ancora trasformato in realtà, nulla è cambiato per le società sportive come la Pallacanestro Viola, che continuano in questo periodo di pandemia e di forte crisi a doversi sobbarcare oneri proibitivi per continuare l’attività sportiva.
Le spese
Riassumendo, le squadre che adoperano il PalaCalafiore hanno avuto, nei mesi di novembre-dicembre- gennaio-febbraio, le seguenti spese relative all’impianto:7.210,80 euro di canone;732,00 euro di interventi vari; 250,00 euro di sanificazione; 1774,40 euro di custodia; 613,00 euro di Polizza Rc. Spese a cui si aggiunge l’onere del cablaggio dell’impianto (regola tassativa per le squadre che partecipano alla serie B di basket) e le tante altre uscite relative al normale svolgimento dell’attività. Sarebbe davvero semplice porre rimedio a questa situazione, sottoscrivendo una delibera di Giunta che permetta alle società sportive di utilizzare momentaneamente l’impianto gratuitamente o quasi.
“Resteremo vigili”
Continuerò ad essere vigile e a riproporre costantemente questa soluzione, che a mio parere è l’unica fattibile per permettere alle squadre di poter vivere il presente e il futuro economico con maggiore serenità. Pur essendo abituato alle “promesse da marinaio” del Sindaco e della maggioranza, resto basito circa la totale immobilità di fronte ad un problema che sarebbe facilmente risolvibile. Forse Falcomatà ha paura di spiazzare il suo elettorato rispettando, per una volta, una promessa?